Quante possibilità ci sono di ottenere un mutuo ipotecario con un contratto di apprendistato e come fare?
In Italia, l’apertura di un mutuo ipotecario per l’acquisto della prima casa è sempre una faccenda complessa, soprattutto quando a fare domanda sono persone giovani con un contratto di lavoro atipico, come un contratto di apprendistato o un contratto di lavoro a tempo determinato.
Contratto di apprendistato: cos’è?
Il contratto di apprendistato è un contratto di lavoro, generalmente destinato agli under 30, della durata di circa 3 anni che garantisce un periodo di formazione tecnica per apprendere la professione, con la possibilità di assunzione a tempo indeterminato alla scadere dello stesso.
Il datore di lavoro ha un principale vantaggio: la possibilità di assumere a basso costo, mentre il lavoratore può “guadagnare tempo” e acquisire formazione e contatti, spesso di non poco conto.
Per richiedere un mutuo con contratto di apprendistato servono garanzie aggiuntive?
Se ci si dovesse presentare presso un istituto creditizio a richiedere un mutuo con un semplice contratto di apprendistato, meglio non farsi illusioni: la banca storcerà il naso. Molto meglio, provare a fare richiesta con il supporto di un garante, con garanzie aggiuntive o una seconda ipoteca.
Il problema, dal punto di vista delle banche, è che non è detto che il lavoratore sarà in grado di onorare il debito nel lungo periodo, non avendo alcuna garanzia di assunzione a tempo indeterminato.
Per aumentare le possibilità, meglio presentarsi con un garante, un fidejussore o altre rendite.
Per questo motivo, l’istituto potrebbe richiedere subito a garanzia del debito, la presenza di altri intestatari del debito (quindi di altri redditi) o di un fidejussore che ne garantisca il pagamento sino alla fine del periodo di ammortamento.
Un altro elemento a vantaggio per un eventuale “si” è costituito dall’esistenza di altre rendite, come l’affitto di un appartamento. A quel punto, le possibilità per ottenere il mutuo si moltiplicano.