Conti correnti pignorati tributi locali: come funziona

Conti correnti pignorati per tributi locali non pagati: ecco la novità della Finanziaria

La novità della Finanziaria, ancora non approvata, riguarda la possibilità di pignorare il conto corrente bancario del contribuente per le imposte locali non pagate.

Imposte emesse da Regioni, Province, Comuni, Unioni montane potranno essere prelevate direttamente dai conti del contribuente: gli atti emessi dovranno contenere degli elementi da renderli immediatamente esecutivi per far scattare i sequestri una volta scaduti i termini del ricorso.

Attenzione: per i crediti fiscali inferiori a 1000 euro, il tempo per fare ricorso verrebbe accorciato a 2 mesi, anziché 4.

Cosa succede da gennaio

Una volta approvato, l’articolo 94 entrerà a vigore dal primo gennaio 2020. Se il testo viene approvato così come, da questa data l’avviso del Comune che invita il contribuente a pagare le somme dovute diventerebbe una “intimidazione ad adempiere”.

Passato il tempo del ricorso, l’atto diventerebbe immediatamente esecutivo e l’ente locale potrebbe pignorare il conto. Questo avverrebbe senza che sia invitata una cartella esattoriale.

Quali imposte pignorate

Con questo sistema, potrebbero essere prelevate direttamente dal conto corrente imposte come Imu, Tasi e Tari. Queste imposte, secondo alcuni studi, sono quelle più evase dai contribuenti.

Imu, Tasi, Tari

Le sentiamo nominare spesso, ma altrettanto spesso non sappiamo che cosa indicano. Sono le imposte locale, per la precisione comunali: due finanziano servizi, una è una patrimoniale.

L’Imu si paga su qualsiasi immobile posseduto: una casa, un appartamento, un palazzo, una baita, un terreno, un capannone, un capanno in campagna.

La Tasi è la tassa che finanzia i cosiddetti servizi indivisibili: quelli che, per la loro natura, non possono essere addebitati a un singolo cittadino. Si pensi all’illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, il verde pubblico, la vigilanza urbana, la polizia locale e così via.

La Tari è l’imposta sui rifiuti ed è una delle più evase. Si paga per ogni immobile e finanzia la raccolta dei rifiuti solidi urbani.

Le reazioni politiche ai conti correnti pignorati

Lega e Fratelli d’Italia hanno accolto tale indiscrezione con molta negatività, parlando di “Stato di Polizia fiscale”.

Per contro, il premier Conte ha smentito tale notizia definendola come una “fake news”.

Di certo per le notizie sui conti correnti pignorati.

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