Se c’è qualche studente che ha intenzione a sapere come si fa la rinuncia agli studi, allora deve essere a conoscenza di alcune norme vigenti nel nostro Paese. Intanto bisogna tenere in considerazione il fatto che, in Italia, il tasso di abbandono universitario è decisamente più altro rispetto altre Nazioni europee. Stando ai dati ufficiali, si nota come, tra il primo anno e il secondo anni, il 21,3% degli studenti universitari decidano di interrompere la carriera. Per quanto riguarda le facoltà di scienze fisiche, matematiche e naturali la percentuale aumenta al 31,7%. In medicina e chirurgia, invece, il tasso si abbassa notevolmente al 2,2%. I motivi per cui gli studenti universitari lasciano la carriera possono essere molteplici. Ad esempio, lo scarso incentivo nell’andare avanti con il percorso, oppure problematiche di tipo familiare o personale. Tutto ciò potrebbe portare una persona ad annullare il suo status in quanto studente. Farà quindi la rinuncia agli studi. Questo rappresenta un passaggio obbligato per coloro che non hanno intenzione di continuare la loro carriera. Coloro che non compiono questa prassi potrebbero incorrere a problemi economici ingenti.
Come si fa la rinuncia agli studi: che cosa significa
Per sapere come si fa la rinuncia agli studi, è bene partire dall’inizio. Come prima cosa bisogna sapere che questa prassi è regolamentata dalla legge italiana. Secondo questa si tratta di un atto formale, non delegabile e totalmente personale. Con la stessa si interrompe del tutto il rapporto con l’Ateneo di riferimento. Andando più nel dettaglio, si può anche dire che è un atto irrevocabile e incondizionato. Questo comporterà l’eliminazione totale di tutta la carriera universitaria. Ecco che, di conseguenza, uno studente che decidere di compiere questa prassi perderà tutti gli esami conseguiti fino a quel momento. La domanda si può presentare in un qualunque momento dell’anno universitario. Si può fare una rinuncia agli studi scritta e non bisognerà menzionare nessuna condizione, clausola o termine che vada a restringere l’efficacia della stessa misura. Si tratta quindi di una condizione diversa rispetto il congelamento di carriera.
Come si fa la rinuncia agli studi: il costo
La rinuncia agli studi è una pratica del tutto differente rispetto quelle che si effettuano in caso di trasferimento verso altro ateneo. In genere, infatti, il passaggio ha un costo più ridotto rispetto la rinuncia agli studi. Quest’ultima non prevede, di fatti, l’immatricolazione in altro Ateneo. Quando si decide di annullare la propria carriera universitaria, bisogna pagare obbligatoriamente l’imposta statale tramite il bollo dal valore di 16 euro. Questo lo si può acquistare tranquillamente in tutte le tabaccherie. Unica condizione per presentare la domanda per la rinuncia agli studi è che si siano pagate tutte le tasse degli anni universitari precedenti. La domanda la si può presentare online. Bisogna anche dire che le regole sono diverse anche a seconda dell’ateneo di appartenenza, per cui è bene andare a cercare il regolamento dell’Università di appartenenza. Il versamento del bollo, a seconda dei casi, non è obbligatorio per chi non ha mai sostenuto un esame, oppure per coloro che presentano la domanda prima della scadenza della prima rata.