Porto d’armi uso sportivo necessario nel momento in cui un cittadino italiano, abbia intenzione di acquistare e di detenere delle armi da fuoco. Esistono varie tipologie di questa particolare autorizzazione che viene rilasciata dalle autorità preposte. Cerchiamo quindi di fare un po’ di chiarezza a tal riguardo, andando a conoscere nel dettaglio le varietà del porto d’armi, e i suoi impieghi.
Recenti modifiche apportate in materia, hanno fatto si che procedure per il rilascio del porto d’armi siano state alquanto semplificate. Con l’entrata in vigore del nuovo decreto nel 2018, ha preso corpo anche l’ipotesi che tale svecchiamento burocratico altro non sia stato che il voler spianare la strada al commercio di armi, sul nostro Paese.
Porto d’armi: quali le principali tipologie
Il rilascio del porto d’armi è subordinato a l’uso che se vuole fare. Ne possiamo distingue di diversi tipi che fanno capo a delle regolamentazioni individuali:
- Porto d’armi per uso venatorio.
- Abbiamo poi il porto d’armi utilizzato per difesa personale.
- Il porto d’armi per uso sportivo.
Volendone sapere di più su ogni tipologia di porto d’armi, possiamo quindi così approfondire:
- Porto d’armi per uso venatorio: è destinato alla detenzione di soli fucili da caccia, che si potranno utilizzare sono nei periodi dell’anno ad essa dedicati. La sua validità è di 5 anni.
- Porto d’armi per difesa personale: tale rilascio è valido per 12 mesi, e permette di poter portare al di fuori della propria abitazione, l’arma indicata essere di proprietà.
- Porto d’armi per uso sportivo: in questo caso l’autorizzazione alla detenzione e uso delle armi da fuoco ne permette l’impiego con tutte le armi corte e lunghe, che consentano una detenzione legale. Lungo il tragitto da e per il poligono di tiro designato, l’arma dovrà viaggiare smontata e ben riposta nella sua custodia, priva di pallottole. Ogni 5 anni è obbligatorio provvedere al proprio rinnovo. Tale autorizzazione viene rilasciata sia agli appassionati tiratori sportivi regolarmente inscritti alla Federazione, che a coloro che appartengono alle associazioni di dilettanti.
Inoltre troviamo anche una tipologia di licenza d’armi che permette solo la detenzione delle armi da fuoco, definite da collezione. Tale autorizzazione non ha una scadenza è di norma viene rilasciata sulla base della detenzione di armi antiche, rare o di manifattura artistica. Tale licenza è bene ricordare che ne autorizza la detenzione ma non il trasporto. E proprio a tal riguardo le tipologie di porto d’armi per difesa personale, per uso sportivo o per uso venatorio, determinano sia l’acquisto che il trasporto di armi da fuoco.
Requisiti per il rilascio della licenza d’armi
L’organo competente per il rilascio della licenza d’armi per la difesa personale, è la Prefettura di competenza. Per tutte le altre tipologie di licenza bisognerà invece rivolgersi alla Questura. I requisiti ai fini del suo ottenimento sono:
- Aver compiuto 18 anni.
- Essere in possesso di determinati requisiti psicologici e fisici, determinati dal Ministero della sanità in relazione alla tipologia di richiesta della licenza d’armi.
- Per il rilascio della licenza d’armi a difesa personale, dovranno essere rese note le motivazioni che ne giustifichino la richiesta.
Domanda per il rilascio
Per inoltrare la richiesta del rilascio di un porto d’armi per difesa si dovrà provvedere alla compilazione di un modulo specifico reperibile presso le stazioni dei carabinieri, o in Questura o Commissariato. Le atre tipologie di porto d’armi necessitano della compilazione di una dettagliata modulistica, reperibile sia presso gli stessi Uffici, online.
Occorrono inoltre 2 foto personali in formato fototessera, e 2 versamenti da € 16 euro cadauno. Sarà necessario provvedere al versamento delle tasse governative di concessione. Inoltre il richiedente dovrà dimostrare di essere avvezzo all’uso delle armi, presentando una certificazione di idoneità al maneggio delle armi.
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