La rivoluzione digitale nel mondo delle banche è iniziata, movimentazioni più sicure sul web tramite l’identificazione digitale a due passaggi.
Da sabato è entrata in vigore la normativa europea per rendere tutti i pagamenti sicuri online eseguiti tra gli istituti di credito online PSD2.
La Commissione UE ha diffuso una nota:” Gli utilizzatori europei dei conti correnti bancari online da oggi saranno messi al riparo dalle frodi online grazie all’inserimento nel mercato di nuove tecnologie innovative di pagamenti online via smartphone”.
Ci sono un insieme di normative per gli operatori di settore che dovranno recepirle gradualmente, offrendo a loro del tempo utile per adattarsi. Ad ogni modo diverse banche italiane si sono mosse già diverso tempo fa (come ad.es Intesa San Paolo), nonostante ciò l’esecutivo comunitario ha sollecitato gli istituti di credito che ancora non si sono adeguati di fare in modo che la messa in pratica delle regole sia imminente.
Il sistema attuato dalla commissione europea prevede una identificazione a due fattori, come l’impronta digitale e l’uso di un codice pin, tale uso verrà attivato dai pagamenti superiori ai 30€.
Il Codacons invece allerta il sistema avvertendo che tale procedura rischia di creare parecchi disguidi ad utenti con il rischio di ritardare tutte le operazioni eseguibili online.
Attraverso l’attivazione del PSD2 diremo definitivamente addio alla chiavetta digitale fornito fino qualche mese fa dagli istituti di credito e a tutte le carte codici forniti dalle banche affinchè i clienti potessero accedere all’internet banking.
Le chiavette elettroniche e le carte codice verranno quindi sostituite in toto dagli smartphone che tramite l’app della propria banca saranno in grado di sbloccare l’internet banking usando l’impronta digitale o un altro fattore biometrico.
Per chi invece possiede cellulari un po’ meno recenti è possibile attivarsi tramite l’uso di una password conosciuta solo dal cliente.
Se dovessero avvenire delle transazioni che esulano dagli standard europei, le banche hanno l’obbligo di rifiutare la richiesta.
Secondo Carlo Rienzi, questa normativa, causa tre principali problemi;
1. rischio di caos e disagi per gli utenti
2. alcuni siti e-commerce potrebbero non essersi ancora attrezzati e arrivare impreparati
3, l’iniziativa potrebbe convincere gli utenti ad acquistare nuovi dispositivi tecnologici con i sensori biometrici, a vantaggio delle multinazionali del settore telefonia.
Home Banking: le novità
Le nuove regole hanno creato diversi problemi tra i correntisti e tra gli adetti del settore, nel gestire la transizione, inoltre ogni istituto di credito ha aderito alla norma attuando le disposizioni di Bruxelles modificando i sistemi di accesso all’home banking attraverso modalità differenti.
La stessa Banca d’Italia si è resa conto che potrebbero seguire dei disagi e ha quindi varato una proroga ai ritardatari con il rischio di avere due linee sulla sicurezza completamente differenti.