Chiusure di alberghi per il caro-bollette

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Arrivano le prime chiusure di alberghi: accade a Gallipoli, più precisamente alla struttura alberghiera Caroli Hotels. Lo ha annunciato qualche giorno fa, spiegando come la situazione attuale sia drammatica per il settore alberghiero. Si rischia infatti un fermo totale. A dirlo è anche la Federalberghi, che ammette come quello di Gallipoli non sarà un caso isolato.

Chiusure di alberghi: un problema attuale

La chiusura della struttura alberghiera leccese è sintomo di una crisi del settore. Il problema resta sempre quello attuale, ovvero una crisi energetica. Le bollette raggiungono costi fuori dal controllo delle finanze dei gestori, e così arrivano i primi imprenditori che sono costretti a chiudere. Adesso il primo stop lo ha annunciato la catena Caroli Hotels, a Gallipoli, provincia di Lecce, più precisamente nel Salento. Essendo una realtà abbastanza espansa, con la sua chiusura costringe 275 lavoratori a entrare in cassa integrazione. In realtà però gli amministratori del Caroli Hotels ci tiene a precisare come la chiusura sia stata obbligatoria. Ad agosto, infatti, le utenze di energia elettrica avevano toccato prezzi da record. L’importo complessivo è stato di 500 mila euro circa, in media, per gli alberghi di proprietà. A questi si devono sommare i costi di approvvigionamento che sono aumentati di sei volte. Se prima il loro costa era di circa 100 mila euro, adesso si sono raggiunti i 600 mila euro mensili.

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Chiusure di alberghi in Salento

Le chiusure di alberghi è un fenomeno che, purtroppo, non è affatto isolato. Le cifre da capogiro impattano in modo alquanto evidente sul fatturato e così le strutture di ricezione non sono in grado di garantire ai propri clienti i servizi adeguati. I margini di profitto sono minimi, e per non dare un’esperienza scadente ai clienti molti si vedono costretti a chiudere. Nello specifico, proprio in Salento stanno chiudendo ben cinque alberghi. Ecco che non verranno usati più di mille posti letto. Gli alberghi che non saranno aperti al momento sono: Villa La Meridiana a Santa Maria di Leuca, e, sempre nello stesso paese, il Terminal. A Gallipoli ci sono poi il Club Bellavista, il Joli Park Hotel e Le Sirene. Saranno bloccate le prenotazione e verranno offerti posti solamente a quei turisti che arrivano in occasione di convegni. A loro, d’altronde, la prenotazione era confermata già da tempo. Tutti gli altri alberghi che resteranno aperti sono un caposaldo del turismo salentino. In particolare, quello balneare e quello legato ai congressi. Generalmente gli alberghi accoglievano centinai di convegniste anche durante la bassa stagione e di turisti d’estate.

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Chiusure di alberghi: la Federalberghi

Per quanto riguarda la tematica delle chiusure di alberghi, si è espressa in merito la Federalberghi. Secondo la società, a Gallipoli si è assistito a un problema di portata nazionale che non coinvolgerà solamente il sud Italia. Ecco che questo caso non sarà l’unico, ma ci si aspetta altre chiusure nei mesi a venire. A dirlo è il presidente Bernabò Bocca, che spiega come, con dati alla mano, la situazione del settore alberghiero è drammatica. Non è possibile attendere al 2024, ma bisogna trovare una soluzione immediata. Per questo è necessario che si trovi una soluzione che permetta di aiutare le strutture alberghiere per l’approvvigionamento energetico.

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