L’Inps ha commesso un errore, a per questo alcuni pensionati hanno avuto una Certificazione Unica sbagliata. Questa ragione ha fatto in modo che l’Agenzia delle Entrate abbia costretto molti cittadini a pagare delle sanzioni e degli interessi, data la difformità dell’importo indicato sul documento. Tale situazione ha interessato ben 2 mila pensionati residenti in provincia di Padova. Questo dovranno pagare una somma che varia tra i 10 e i 20 euro, a causa però di un errore non di loro competenza. L’errore è stato segnalato dal presidente dell’Anp Cia di Padova, Carlo Miatello, che si è fatto portavoce di tutti i pensionati coinvolti. Ha così chiesto agli organi competenti di non procedere con le sanzioni, dato che l’errore non deriva dal titolare della pensione, ma dell’Inps.
Certificazione Unica sbagliata nella provincia di Padova
Nel corso del tempo un errore può capitare. Non è infatti la prima volta che, all’interno della Certificazione Unica dell’Inps, ci sia scritto un importo di pensione che non corrisponda a quello che è stato percepito realmente. Per questa ragione, prima di usare la CU e specificare la pensione che si percepisce ai fini della dichiarazione dei redditi, bisognerebbe sempre consultare un esperto. In questo modo si potrà fare una verifica preliminare. Questa volta, fa riflettere come la Certificazione Unica sbagliata abbia coinvolto un buon numero di pensionati. Più nello specifico, ci sono persone che hanno presentato, nella dichiarazione dei redditi, un importo diverso rispetto a quello che hanno percepito effettivamente.
Il fatto è che nella CU che l’Inps ha elaborato e inviato, c’era un errore. Per questo il pensionato non deve essere punito con una sanzione, dato che l’errore è stato dell’istituto. Non ha verificato che gli importi indicati fossero corretti, ma il motivo è che si è fidato dell’Inps. Nonostante ciò, chi è rimasto coinvolto dalla vicenda dovrà pagare ugualmente un interesse pari a 10 o 20 euro. È vero, non si tratta di una cifra esagerata, però bisogna anche tenere in conto che l’errore non proviene dai pensionati. Per non parlare poi del fatto che, in questo momento storico, un euro può fare la differenza.
Certificazione Unica sbagliata: fare attenzione agli errori
Ci sono delle probabilità che un errore dell’Inps che ha coinvolto la provincia di Padova, come appunto la Certificazione Unica sbagliata, non sia un caso isolato. Può succedere che l’istituto faccia altri errori al momento dell’elaborazione della CU. Per esempio, a giugno scorso molti contribuenti hanno avuto una comunicazione, sempre da parte dell’Inps, in cui si faceva notare un errore. Nello specifico, questo riguardava i redditi e i dati fiscali riportati sulla Certificazione Unica. In questo caso, però, l’Istituto ha erogato un modello ricorretto. Il problema sussiste se i dati sbagliati vengono comunicati al Fisco. In questo caso l’Agenzia delle Entrate, se nota una difformità, non solo comunica l’errore, ma invia le dovute sanzioni al titolare della prestazione. Ecco che bisognerebbe sempre ricontrollare la CU, così da evitare qualsiasi errore che andrebbe a far perdere non solo tempo, ma anche soldi che in questo momento storico sono preziosi.