La cedolare secca si rivela una formula vantaggiosa, che consente di risparmiare sulle varie imposte previste nella registrazione dei contratti di locazione immobiliare, ad uso abitativo. Vediamo cosa succede nel caso in cui si profila una registrazione tardiva della stessa. Le sanzioni a cui si può andare incontro, e i ravvedimenti attuabili.
Cedolare secca: ecco le sanzioni per registrazione tardiva
Con Cedolare secca andiamo a definire un’imposta sostitutiva, in merito a quelle previste in fase di registrazione di un contratto di locazione. La formula fiscale è stata introdotta attraverso il D.Lgs. n. 23/2011.
Risparmio dell’IRPEF con l’applicazione della cedolare secca
Tale sistema di tassazione, è a vantaggio delle persone fisiche che si trovano nella posizione di dover locare un’abitazione. In questo caso la tassazione IRPEF che viene adottata, sarà agevolata, coniugando una tassazione proporzionale. In questa eventualità la cedolare secca andrà a sostituire la tassazione progressiva Irpef, prevista per sezioni.
- Irpef pari al 10% per le locazioni con contratto a canone concordato.
- Irpef pari al 21% per le locazioni con contratto aventi canone libero.
Non vengono richiesti i pagamenti per il bollo sul contratto di locazione, né l’imposta di registro annuale.
Cosa accade quando si tarda nella registrazione della locazione
La prassi ci dice che il contratto di locazione ha una tempistica massima di 30 giorni, per la sua registrazione. I riferimenti sono o la stipula, o l’entrata in vigore dello stesso. Nel caso in cui si incappi in una registrazione tardiva con la tipologia contrattuale della cedolare secca.
Ecco che nell’articolo 69 del DPR n. 131/86 (TUR), troviamo nel dettaglio le sanzioni che verranno applicate.
Cosa accade quando si tarda nella registrazione
Con la Circolare n. 26/E/2011 dell’Agenzia delle Entrate si ottiene un po’ di chiarezza in merito invece alla tardiva registrazione del contratto di locazione abitativa, che implichi la cedolare secca. In questo caso il locatore non può sottrarsi al versamento delle sanzioni amministrative in relazione all’imposta di registro.
L’importo viene determinato sulla cifra pattuita, per la durata complessiva del contratto. Proprio tale sanzione sarebbe alla base dell’opzione del pagamento agevolato, attraverso l’applicazione della cedolare secca.
Sanzione amministrativa su cedolare secca, trasmessa in ritardo
La sanzione amministrativa in cui si incorre per la tardiva registrazione della cedolare secca, si configura tra il 120% e il 240% dell’imposta spettante. Certo è che si può beneficiare di una riduzione della percentuale della sanzione, se si provvede al pagamento entro i primi 30 giorni. In questo caso la riduzione produrrebbe una sanzione pari ad un importo dal 60% al 120%, in relazione alle imposte dovute.
Il minimo applicabile sarà comunque sempre di almeno € 200.
Ravvedimento operoso, in cosa consiste
Coloro che sono assoggettati alla registrazione del contratto con formula di cedolare secca, potranno usufruire del ravvedimento operoso.
Tale opportunità è applicabile nel caso in cui si ha un contratto a canone concordato, come riportato nell’ex art. 2, comma 3 Legge n. 431/98. Si avrà quindi una riduzione della base imponibile della sanzione, pari al 70% , vedendo quindi una riduzione ulteriore del 30%.
La sanzione dovrà essere versata con il modello F24 Elide (codice 1570) e procedere alla compilazione del modello RLI.