Aggiornato il programma DOCFA per inserire un fabbricato nel Catasto. Ecco come fare.
Lo scorso 1° luglio l’Agenzia delle Entrate ha comunicato tramite circolare l’aggiornamento del programma DOCFA per iscrivere nel Catasto un fabbricato. Le nuove disposizioni sono in vigore dal 3 luglio di quest’anno.
Secondo la circolare ufficiale N. 16/E, si tratta di una
(…) dichiarazione (…) resa dall’intestatario, ovvero dal concessionario, o dal soggetto utilizzatore dell’unità immobiliare, sulla base dello schema disponibile sul sito internet dell’Agenzia
dalla circolare 16/E dell’Agenzia delle Entrate, pag. 7
Con questa nuova funzione, quindi, si potranno inserire dati utili ai fini fiscali, ma anche cambiare dei dati che non sono più validi.
Il termine per presentare le domande di inserimento o di modifica degli immobili con il software DOCFA è 30 giorni dalla data di modifica o di completamento dell’opera.
Si può fare dopo la scadenza di questo termine, ma si è a rischio sanzioni. Non è detto che si debba usare per forza il programma DOCFA. Infatti, l’obbligo scatta solo per gli immobili di interesse nazionale e/o internazionale, quindi dove c’è un flusso economico per le attività portuali.
La dichiarazione si potrà fare comunque richiedendo il modello alla sede locale dell’Agenzia delle Entrate. Per i professionisti, però, può essere comodo registrare un fabbricato al Catasto con il software (possibilmente aggiornato, anche se quello precedente si può usare fino al 2020).
Quali sono le novità?
Si tratta semplicemente di una variazione del documento da presentare. Nel software si troverà la voce ” Dichiarazione resa ai sensi dell’art. 1, c. 579, L. 205/2017″ da spuntare e si potrà procedere compilando i dati nel modulo che compare.
Alla fine, si potrà confermare per avere una visione di insieme e correggere eventuali errori. Quando è tutto corretto e pronto, si invia all’Agenzia delle Entrate tramite software DOCFA.