Casa, novità: niente vendita o affitto se consuma troppo

Casa con nuove regole dettate dall’Unione Europea, in merito a vendite e affitti. Scopriamo che succede se consumano troppo.
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Casa al centro dei dibattimenti europei nelle ultime settimane, in merito ai propri consumi energetici. L’emergenza riguardante il clima del nostro Pianeta richiede la messa in atto di misure urgenti atte al contenimento dei consumi. Quello che si intente conquistare in ambito comunitario è il vedere ridotto al 55% l’emissione di CO2. L’anno zero è stato fissato per il prossimo 2030.

Ecco quindi che l’UE mette in atto diversi progetti, tra cui l’obiettivo di andare a riqualificare gli edifici in ambito energetico. Cerchiamo di fare chiarezza in merito a quello che ci aspetta, con le proposte che saranno al vaglio la prossima settimana in Commissione in merito al Rendimento energetico dell’edilizia (Energy performance building directive: Epbd).

Casa: niente affitti e vendite se consuma troppo, scopriamo da quando

La data di domani sarà cruciale per il tavolo di lavoro che in ambito europeo interesserà i nuovi standard da applicarsi in merito alla riqualificazione energetica degli edifici.

Nuove regole andranno a definire una nuova certificazione che sarà sempre più obbligatoria e importante, in merito agli edifici da costruire o da ristrutturare. Anche le vendite e gli affitti saranno resi possibili sono se si vedranno applicate le nuove normative, legate al rispetto ambientale.

Nella giornata di domani sul tavolo del Collegio dei commissari, saranno gettate le basi per mettere a punto tutta una serie di possibili cambiamenti.

Ecco cosa potrebbe cambiare

Al momento secondo quanto trapelato dalle bozze presentate in ambito comunitario, le riqualificazioni energetiche che verranno approvate, coinvolgeranno sia l’edilizia pubblica che quella privata.

Ciò che al momento che è riconducibile al consumo energetico in ambito edilizio, lo riscontriamo nelle seguenti indicazioni europee:

  • Al momento dal 2027 gli edifici pubblici dovranno essere inclusi alla classe F, e non più la classe G ritenuta quella più bassa. L’obiettivo comunitario sarà quello di giungere all’anno 2030 in fascia E.
  • Per quanto riguarda gli edifici privati sia le case che gli appartamenti, dovranno essere inclusi nella classe F con decorrenza dal gennaio 2030. Per l’anno 2033 è stabilito che debbano salire almeno alla classe E.
  • Nel caso in cui sia confermata l’attuale bozza comunitaria, vedremo andare a cambiare anche la certificazione dell’efficienza energetica degli edifici. Sicuramente i parametri a cui doversi attenere saranno più severi, in merito al suo rilascio con certificazione.
  • La certificazione energetica con decorrenza dal 31 dicembre 2025 dovrà seguire un modello prestabilito europeo. Attualmente è da notare che i Paesi membri godono di un ampio margine nel redigere il modello di certificazione energetica, in ambito edilizio.
  • È bene sapere che sarà inoltre introdotto l’obbligo di rilascio del certificato energetico, che riguardi gli edifici e le case che siano costruiti, venduti, ristrutturati o anche locati.

Aiuti per riqualificare

Al fine di mettere in atto una nuova riqualificazione in ambito edilizio, è bene rammentare che la direttiva europea prevede degli incentivi. I fondi a disposizione dovranno essere utilizzati per agevolare la riqualificazione degli edifici, sia pubblici che privati. A tal fine si potrà avere accesso al Recovery Plan, e al  Social Climate Fund. Resta inteso inoltre che sarà consentita la possibilità di richiedere prestiti e mutui per accelerare con la riqualificazione della casa.

Per conoscere meglio la situazione in merito alle quotazioni immobiliari in Italia, si può consultare il nostro articolo: https://www.mentefinanziaria.it/casa-volano-i-prezzi-degli-affitti-ecco-le-citta-piu-care/  

 

 

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