I cani come molti alri animali da compagnia, sempre più di frequente fanno parte a tutti gli effetti dei nuclei familiari in Italia. La passione per gli animali negli ultimi mesi pare abbia subito un’incredibile impennata. C’è chi rimanda tale fenomeno all’avvento dell’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia del Covid- 19. La messa in atto di lockdown e di restrizioni è stata deleteria per molti.
Ma di certo non si può nascondere che nei tempi moderni in cui la tecnologia avrebbe dovuto assolvere anche il compito di tenere compagnia a chi è solo, il rimedio più semplice per dare affetto, è quello di avere un cane o un animale affine. Vediamo cosa dice la legge in merito agli ingressi nei luoghi pubblici, per i nostri amici a 4 zampe.
Dove possono entrare i cani, seguendo la legge in Italia
Nel nostro Paese la legge stabilisce il diritto d’ingresso in tutti i luoghi pubblici, dei cani, e degli animali domestici in generale. Ma anche in questo caso è a discrezione del proprietario dell’esercizio, andare ad interpretare correttamente le disposizioni di legge. Inoltre poi vi sono particolari condizioni in cui è bene sempre informarsi prima di accedervi con il proprio cane: navi, aerei, mezzi pubblici, musei e via di questo passo. La nostra legislazione indica che i proprietari di cani devono munirsi tassativamente di kit igienico per avere libero accesso nei luoghi al chiuso o sui mezzi pubblici. Inoltre i nostri amici dovranno essere muniti di museruola e di guinzaglio.
Resta inteso che a monte di ogni legge emanata da un qualsiasi Paese, debba prevalere il buonsenso del conduttore dell’animale. Anche se non vi è divieto di acceso nei bar, ristoranti e supermercati, starà poi al conduttore dell’animale comprendere se sia o meno un diritto o un obbligo. Tra le novità degli ultimi periodi troviamo finalmente anche una proposta di Legge che intende andare ad inquadrare gli animali domestici come “esseri senzienti”. Ciò porterebbe ad allineare il nostro Paese a quelli che già sono in grado di garantire loro maggiori diritti e tutele, per l’ingresso negli esercizi pubblici.
Quale legge stabilisce l’entrata o meno dei cani nei luoghi pubblici
L’unico riferimento a cui i conduttori sono tenuti ad attenersi quando intendono varcare la soglia dei locali pubblici con i loro cani, e la Legge o meglio il Regolamento n. 852/2004/CE. Il testo di riferimento, di fatto non limita o vieta l’ingresso dei cani nei luoghi e negli esercizi pubblici. Certo è che viene sollevata l’unica eccezione di non consentire che i cani o affini, possano entrare a contatto con le sostanze alimentari. Quindi come è logico che sia, sarà interdetto loro l’ingresso in una cucina o in alcuni casi, nei supermercati.
Casi particolari di accesso: ospedali, supermercati mezzi pubblici
Vi sono plessi ospedalieri che da anni praticano con successo la pet therapy. I malati che possiedono un animale d’affezione, in alcuni tragici casi purtroppo difficilmente potranno riabbracciarlo. Le strutture ospedaliere consentono l’accesso ai cani dopo aver accertato la loro situazione sanitaria, in alcune aree dedicate. Nei supermercati i cani di piccola taglia se tenuti in braccio o nel carrello in borse dedicate, possono accedere evitando di rimane chiusi in auto per lungo tempo, da soli.
Anche sui mezzi pubblici i cani possono salire. Sempre con guinzaglio e museruola a seguito e in caso di taglie grandi, dietro pagamento del biglietto. Nei musei l’ingresso è a discrezione del plesso museale, ma sarà comunque sempre importante portare con sé la documentazione dell’animale, che ne attesti il buono stato di salute e cura. Superfluo ricordare che tali normative saranno mai applicate nel caso in cui si abbia che fare con cani da salvataggio, cani guida, cani per la terapia di malattie mentali e per i cani delle forze dell’ordine, e soccorso alpino.