Secondo gli analisti il cambio Euro Dollaro resterà intorno all’1,10. Le cose potranno cambiare dai primi mesi del 2020. Ecco quali sono tutte le previsioni degli esperti in merito.
Il cambio Euro Dollaro chiuderà il 2019 con indici di debolezza. A dirlo è Rabobank, che ha evidenziato i dati economici delle due monete in base a quelle che sono le politiche della per il dollaro e della BCE per l’euro.
Il cambio Euro Dollaro è, infatti, influenzato dal taglio dei tassi di interesse appena fatto dalla Fed e che potrebbe essere il primo di una serie di ulteriori tagli simili, come richiede anche Donald Trump.
Dal canto suo, la BCE sta cercando di salvare l’economia Europea, che sta vivendo difficoltà dovute alla Brexit e alla guerra dei dazi (sia tra USA e Cina, sia tra USA e UE).
Anche se le piccole e medie imprese riescono comunque a dare timidi segnali positivi, è anche vero che l’attività manifatturiera rischia di avere il segno meno per via del calo delle esportazioni generalizzato.
Per questo, le previsioni sul cambio Euro Dollaro parlano solo dell’1,10 come tasso di cambio, che può oscillare al ribasso o al rialzo solo di poco.
Previsioni 2020
Il vero cambiamento si vedrà nel 2020, per via delle scelte economiche dei singoli paesi dell’Unione Europea. Infatti, pare che la Germania stia valutando un investimento multimiliardario per rispondere a tre semestri in negativo.
Non si sa nemmeno se la BCE deciderà di ascoltare il consiglio di Draghi e quindi di emettere un nuovo Quantitative Easing.
Anche la situazione italiana e il fatto che non si sappia se l’Italia sarà in grado di disinnescare le clausole di salvaguardia con una buona stabilità politica crea incertezza e non permette al cambio Euro Dollaro di ottenere un significativo rialzo nel 2019.
Per il 2020, le previsioni parlano di un tasso di cambio Euro Dollaro dell’1,15, in rialzo nei mesi successivi. A quel punto, saranno resi noti i dettagli di tutte le leggi finanziarie dei singoli paesi membri dell’Unione Europea, la Brexit si potrà considerare completata e le due banche centrali coinvolte avranno già fatto le loro valutazioni, permettendo così anche ai mercati di avere maggiore fiducia.