Chi ha diritto al bonus facciate? Sembra una domanda scontata, ma non lo è: vediamo perché.
Con la legge di Bilancio, approvata pochi giorni fa dal Parlamento, è stato dato il via libera al cosiddetto bonus facciate: un bonus che riguarda i lavori compiuti nei condomini (ma non solo) e che prevede un’agevolazione molto interessante, seppur con più paletti di ingresso rispetto all’idea iniziale proposta dal Governo Conte.
L’agevolazione, infatti, non è per tutti i condomini: si riferisce ad alcune zone urbanistiche molto precise, tutte le altre ne sono escluse. Vediamo quali.
Bonus facciate: quale tipologia di costruzione ha diritto all’agevolazione?
Possono accedere al bonus sia i condomini che le abitazioni singole: il bonus non riguarda tanto la categoria catastale, ma la zona urbanistica in cui l’edificio è situato.
Bonus facciate: le zone urbane: A e B
Il legislatore ha deciso che tale agevolazione riguarda esclusivamente le strutture situate in zona A e in zona B del Comune.
La Zona A è quella che si riferisce al centro storico di un Comune che contiene “agglomerati urbani”. Deve avere alcune caratteristiche come pregio storico/artistico o ambientale.
Per questa zona, il legislatore ha compreso anche le cosiddette “aree circostanti”: quindi chi abita accanto a un centro storico potrebbe usufruire di questa agevolazione.
La Zona B, invece, comprende quelle aree totalmente o parzialmente edificate.
Sono escluse, purtroppo, le zone C: zone di espansione.
Bonus facciate: come capire in quale zona è l’edificio?
Capire la zona in cui è situata l’edificio che ci interessa non è difficile: basta consultare gli strumenti urbanistici adottati dal Comune di competenza.
Sul sito istituzionale del Comune di competenza bisogna cercare o il Piano Urbanistico Comunale (Puc) o il Piano di Fabbricazione per trovare in quali zone è stato classificato il territorio.
Si tratta, fondamentalmente, di cartine in .pdf dalle quali si ricava la zonizzazione comunale decisa dall’amministrazione.