La BoE ha annunciato le prime conseguenze negative a seguito della Brexit, è stato confermato il costo del denaro e ha stimato una riduzione delle stime di crescita.
La gran bretagna a seguito della Brexit che sempre più si fa sentire inizia a produrre i suoi effetti negativi legati all’incertezza economica.
La Bank of England ,oggi si è riunita per discutere delle sorti del paese, il verdetto odierno è che le stime di crescita si sono ridotte e che il costo della sterlina è stato fissato e confermato allo 0,75%. La riunione tra i Member of Board della BOE, 9 in tutto, ha confermato le stime degli analisti che molto probabilmente potrebbe arretrare l’economia dell’Inghilterra all’inizio del 2020.
Incontro BoE: tanta incertezza
Nella giornata di oggi è emerso attraverso l’inflation report una riduzione della crescita economica che si stima di circa l’1,3% sia per il 2019 che per il 2020. Generalmente il range negli anni scorsi si aggirava su cifre come l’1,5%-1,6%.
Per quanto concerne invece ciò che più impatta sui cittadini è l’indice dei prezzi al consumo che dovrebbe scendere di 0,5% sotto il target fissato del 2% causato dall’aumento dei prezzi dei prodotti energetici.
Nel prossimo triennio è stimato un aumento dell’inflazione a causa dell’indebolimento della sterlina.
Meeting Bank Of England: aumento dei tassi in caso di deal
É previsto un aumento dei tassi nel caso in cui l’Unione Europea dovesse stringere l’accordo con la Gran Bretagna se l’exit dovesse risultare soft, l’istituto stima un aumento del costo del denaro in previsione del conservazione del tasso di inflazione al 2%.
Carney ha dicharato che :
“La BoE ha sempre detto che punta ad incrementare il costo del denaro in maniera graduale, nel caso in cui il Regno Unito riesca a lasciare l’Ue in maniera morbida”