Azioni Eni: pronti a mollare il gas di Mosca

Azioni Eni con dividendo che sale a quota 0.88. Eppure il titolo cede il passo. Facciamo chiarezza sulle news del cane a sei zampe.
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Azioni Eni stamane con il primo giorno di primavera, mostrano una crescita pari al + 1.19%, portandosi a quota 12.88 euro. E’ stato quindi archiviato velocemente il giorno di venerdì scorso in Borsa, in cui il titolo non ha di certo brillato. Vediamo di capire quali sono le news più interessanti, che riguardano il colosso italiano, a sei zampe.

Azioni Eni che risentono delle ultime news

È stato di recente presentato il nuovo piano strategico aziendale dell’Azienda italiana leader nel mondo nel settore degli idrocarburi. Ecco che il piano aziendale presentato da Claudio Descalzi per il lasso di tempo tra il 2022 e il 2025 prevede di portare il dividendo complessivo azionario da 0, 86 a 0,88, andando così a mettere a segno un programma di buyback pari a 1,1 miliardi di ero che potrà andare ancora in salita con il dollaro a oltre 90 dollari a barile. Il programma d’acquisto sarà subordinato all’approvazione dell’assemblea degli azionisti, in programma per il prossimo maggio 2022.

La prima novità riguarda poi la cedola che gli azionisti vedranno riconoscersi con cadenza trimestrale. Il pagamento sarà effettuato i 4 tranche di pari importo a settembre e novembre 2022, per concludersi poi a marzo 2023 e maggio 2023.

L’annuncio di società satelliti

Tra le novità che nei prossimi anni vedranno al centro il colosso Eni, Descalzi ha messo in luce anche direzione presa dall’Azienda che intende andare a creare tutta una serie di strutture societarie satelliti. Si assisterà quindi ad un rafforzamento riguardo la neonata in Borsa Plenitude, o la società Vår Energi che ha veduto la sua quotazione sulla piazza azionaria di Oslo, solo un mese fa. Inoltre ecco la presenza di Azule quale joint venture messa a punto con BP in Angola. Sul fronte londinese invece troviamo la spac Energy One, che risulta essere la prima azienda sul listino di Londra che punta sulla transizione energetica.

Completa il quadro futuro una politica rivolta alle bioraffinerie, stazioni di servizio e a tutte quelle attività di ride sharing. Si guarderà quindi verso la costituzione di  un’unica entità che si occuperà principalmente alla mobilità sostenibile.

 

Azioni Eni che riescono a rendersi interessanti  ancora una volta, agli occhi degli addetti ai lavori e non solo. Ieri è stata data la notizia che è stata creata una joint venture indipendente in Angola. È stata di fatto costituita Azule Energy che avrà il fine di unire le attività angolane delle società BPe Eni.

Azioni Eni sempre più interessanti dopo l’accordo con Bp

Notizia del pomeriggio di ieri riguardante l’accordo messo a segno tra BP e Eni. Si parla di un finanziamento della portata di 2,5 miliardi di dollari per mettere insieme le attività di oil & gas in Angola. L’annuncio era stato già dato lo scorso anno in merito a questa nuova operazione che vede ora come protagoniste le due Aziende.

Caratteristiche della nuova struttura societaria

Sono stati messi a punto piani finanziari e economici per far confluire i rispettivi interessi commerciali in un’attività unica, in Angola. La nuova creatura economica- commerciale e  finanziaria sarà in grado di provvedere alla produzione di gas e petrolio, di circa 200.000 barili di petrolio equivalente al giorno. Inoltre si parla della produzione di e 2 miliardi di barili equivalenti di risorse nette.

Si rincorrono in queste ore le voci che vedono alla guida della Azule Energy un manager di Eni. Inoltre si parla del mantenimento dei dipendenti in attivo, di entrambe le aziende coinvolte nella fusione.

Obiettivi futuri della nuova società Azule Energy

Di certo le azioni Eni avranno un rimbalzo positivo per questa nuova transazione commerciale, portata a compimento proprio in questo momento in cui il settore petrolifero sta attraversando un momento alquanto turbolento. Le conseguenze sui mercati internazionali della situazione della guerra in Ucraina, sta tenendo il mondo economico con il fiato sospeso. La neonata società Azule Energy si potrà considerare una nuova società energetica internazionale. La sua gestione sarà totalmente indipendente.

La nuova creatura di Eni è destinata a divenire la più importante società energetica in Angola per produzione. Saranno presenti anche partecipazioni distinte in ben 16 licenze. Inoltre sono state previste partecipazioni in Angola LNG JV. Azule Energy l vediamo inoltre essere coinvolta nel rilevare la partecipazione di Eni nell’azienda Solenova. Si tratta di una struttura societaria operante attiva nel solare partecipata insieme al colosso parastatale Sonangol.

 

Azioni Eni suscitano  interesse nei mercati finanziari, soprattutto dopo che sono stati resi noti i risultati dell’esercizio 2021. Oggi all’apertura della Borsa di Milano, il titolo è stato scambiato a € 13,45.  Inutile dire che il colosso petrolifero italiano, anche attraverso in un recente tweet si è così espresso in merito: “Il 2021 è stato un anno di conferma dell’efficacia della strategia che abbiamo lanciato fin dall’inizio della pandemia; ha permesso in pochi mesi di riportare la struttura patrimoniale a livelli pre‐crisi rafforzando il nostro piano di transizione”.

Azioni Eni: scopriamo il rendiconto 2021

Anche se la produzione industriale italiana è in sofferenza, ecco arrivare buone notizie dal comparto petrolchimico. Dai piani alti di Eni già è giunta l’anticipazione in merito al dividendo 2022 riguardante l’anno di esercizio 2021, di andare a proporre già annunciata al mercato € 0,86 per azione, di cui € 0,43 versati in fase di acconto nel settembre dello scorso anno.

Cala la produzione di idrocarburi nei passati 12 mesi facendo registrare un -3% toccando così i 1,68 milioni di boe giornaliere. Nel complesso i ricavi si attestano a quota € 76,57 miliardi facendo quindi registrare un deciso incremento pari al 74% rispetto ai € 43,99 miliardi risultanti dalla gestione dell’anno prima. I numeri della gestione dello scorso anno di Eni mostrano inoltre un utile operativo pari a € 9,67 miliardi con una forte crescita pari a € 1,9 miliardi.

Da tale situazione, le azioni Eni non potranno che derivarne segnali di positività. Certo è che ENI ha tenuto a precisare che potrebbero essere attuati degli adeguamenti dei dati in merito al preconsuntivo. Questi saranno determinati dalle rilevazioni riguardanti la partecipazione del colosso del petrolchimico italiano, in Saipem per il quarto trimestre 201. Stesso discorso sarà da tenere in conto in merito alla partecipazione di Eni in Vår Energi.

Azioni Eni : una consuetudine il grande interesse nel settore finanziario

Il colosso nazionale del settore degli idrocarburi, dalla sua entrata negli scenari borsistici datata 1995, ha veduto una crescita che sembra non conoscere alcun arresto. Complice negli ultimi tempi delle sua ascesa, è la sua politica messa in campo a favore delle energie rinnovabili. Questa infatti si perfeziona con la partecipazione di Enti di ricerca, e di prestigiosi partner.

Eni news sempre rivolte verso le energie rinnovabili

Le ultime indiscrezioni trapelate a mezzo stampa nelle ultime ore, riguardano la divisione del rinnovabile. Nell’appuntamento odierno del Capital Markets Day  è stato reso noto che verrà dato il nome di Plenitude alla nuova divisione Retail & Rinnovabili, pronta ad essere quotata dalla famiglia Eni. Sono state cosi divulgate le tanto attese rivelazioni in merito all’Ipo della divisione retail e rinnovabili. Quindi tali dichiarazioni non fanno che dare seguito a quanto riportato da alcuni giornali, che indicano come lasso temporale per il concretizzarsi dell’operazione, tra l’estate e l’autunno del prossimo anno. Confermata anche la posizione di Claudio Descalzi che a quanto pare deterrà ancora la quota maggioritaria. La neonata creatura di Eni, godrà di un’indipendenza finanziaria, dotandosi di un proprio bilancio e un rating autonomo.

Eni R&R – Plenitude- : cosa ci si aspetta e prossimi obiettivi

A quanto pare Eni R&R potrebbe tradursi come l’IPO più consistente del prossimo anno nella Borsa italiana. La sua capitalizzazione si aggira tra i 9 e gli 11 miliardi di euro. Gli esperti tendono a sbilanciarsi, andando a prevedere che l’EBITDA di Eni R&R, possa passare dagli attuali 0.6 miliardi di euro dell’anno in corso, a ben 1.2 miliardi di euro nel prossimo anno.

La capacità dell’energia rinnovabile installata da parte di Eni, a fine 2021 dovrebbe attestarsi a quota 1,2 gigawatt, considerando anche quella in fase di ultimazione pari a circa 2 gigawatt. E così entro l’anno 2025 il colosso ENI avrà certamente a sua disposizione oltre 6 gigawatt, grazie alle fonti rinnovabili.

L’obiettivo fissato è quello di andare ad aprire l’anno 2030, con ben 15 gigawatt nel rinnovabile. Ora si attendono sviluppi in merito alla capacità di confluire la produzione rinnovabile nel business retail. La nuova sfida sarà quella di andare a produrre il massimo del valore azionario. In molti si stanno chiedendo come sarà pianificato il profilo di crescita della nuova azienda, al fine di renderlo appetibile agli investitori.

Azioni Eni: breve analisi tecnica andando a puntare sulle nuove strade aziendali

Le piazze finanziare nelle ultime sedute hanno veduto un fermo della crescita, da parte delle azioni ENI. Ha preso quindi il via un leggero ritracciamento, in quanto non si è andata ad infrangere l’area di resistenza di € 12,80. Tale tetto scaturisce dai massimi che si erano registrati lo 1° novembre 2021. La fragilità è rilevata mettendo a fuoco la recente rottura della linea di tendenza, che si determina mettendo in correlazione i minimi del 7 e 28 ottobre scorso.

Tra gli operatori finanziari ci si attende una contrattura sul breve periodo, prendendo in considerazione una strategia long fissata a € 12,16. Resta fissato l’obiettivo in zona a € 13 euro.

 

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