Ci sono aziende che assumono tramite LinkedIn, piattaforma che ha sconvolto il mercato del lavoro. È però importante evitare di fare determinati errori che però non hanno a che vedere con i candidati, come si potrebbe essere portati a pensare. Il problema è, invece, dei datori di lavoro. LinkedIn è una piattaforma che consente di mettere in contatto la domanda e l’offerta di lavoro. Il sito Passport-Photo ha mandato avanti un’indagine che ha raccolto le testimonianze di una serie di datori di lavoro. Così, in un momento storico particolare come quello attuale, che vive delle grandi dimissioni sia in Italia che nel resto del mondo, è importante trovare soluzioni. Le aziende faticano a trovare personale ed è bene sapere che cosa non fare per ricercare dipendenti.
Aziende che assumono attraverso LinkedIn: errori da evitare
Quando le aziende decidono di assumere tramite la piattaforma LinkedIn, devono fare attenzioni a non commettere una serie di errori. La ricerca condotta dal sito Passport-Photo ha preso in esame 15 milioni di annunci lavorativi che sono stati pubblicati proprio sulla piattaforma del mercato lavorativo 2.0. In più, ha deciso di intervistare 1.000 professionisti che generalmente si servono della piattaforma per cercare lavoro. Il risultato dell’analisi ha riportato il fatto che ad oggi si commettono molti errori che vanno dalla poca chiarezza sul salario al ghosting. Più nello specifico, l’indagine ha mostrato che:
- il 95% dei professionisti che sono su LinkedIn vorrebbe vedere inserita, da parte dei datori di lavoro, almeno una fascia di stipendio in riferimento alla posizione ricercata dall’annuncio di lavoro;
- il 69% di chi cerca un contratto è propenso a non tenere in conto di offerte di lavoro presenti su LinkedIn quando si usa un linguaggio che si rivolge a un’età specifica o un genere;
- il 64% di chi è stato intervistato e che cerca lavoro ha dichiarato di non essere disposto a compilare un modulo per la candidatura. Questo dopo che su LinkedIn si è inviato il proprio curriculum vitae;
- il 62% degli intervistati ha detto di non apprezzare le imprese che, quando cercano di assumere con LinkedIn, sono solite fare ghosting.
Quando si parla di ghosting, in questo caso, si fa riferimento al fatto che spesso le aziende, dopo un primo contatto, tendono a sparire. Accade anche quando un candidato ha già svolto un colloquio.
Aziende che assumono attraverso LinkedIn: attrarre il candidato
Se le aziende vogliono attrarre un candidato per assumerlo in azienda, allora devono compiere delle mosse specifiche. Stando all’analisi portata avanti da Passport-Photo, quasi l’80% dei professionisti che sono stati intervistati vedono di buon occhio i datori di lavoro che contattano direttamente attraverso LinkedIn. Molto spesso però accade che, anche quando l’azienda mostra il proprio interesse, il candidato non abbia interesse nella posizione. I motivi sono diversi, ad esempio il messaggio inviato dal datore di lavoro è troppo generico, oppure la posizione non ha a che vedere con le competenze o il livello esperienziale di un candidato. Ci sono, poi, gli errori grammaticali o un’eccessiva invadenza da parte del datore di lavoro.