Assemblee condominiali: possono svolgersi? Via libera alle riunioni con il Decreto Rilancio, ma attenzione.
Assemblee condominiali: possono svolgersi? A causa dell’epidemia da Coronavirus, sono saltate anche tutte le assemblee condominiali previste nel secondo bimestre dell’anno. Con il Decreto del 16.05.2020, riportante le norme attuative della c.d. Fase Due, è data possibilità di riprendere le riunioni, mantenendo il metro di distanza interpersonale.
Le norme per l’amministrazione condominiale nella Fase Due
Tra le “riunioni”, di conseguenza, è possibile intendere anche le assemblee condominiali. Tuttavia, in nessun articolo è esplicitata tale possibilità. Per quanto concerne l’amministrazione condominiale, infatti, è possibile fare riferimento a due soli articoli del Decreto Rilancio:
- è prorogato per 6 mesi l’incarico di amministratore, per quei contratti in scadenza dalla data di entrata in vigore della legge di conversione;
- durante la prima assemblea utile, sarà possibile revocare la carica;
- è differita di 12 mesi la chiusura dell’esercizio contabile; pertanto si potrà usufruire di maggior tempo per convocare l’assemblea di approvazione del rendiconto condominiale annuale con data successiva al 31 luglio 2019.
Assemblee condominiali in presenza: il responsabile è l’amministratore
In caso di convocazione dell’assemblea condominiale in presenza, la responsabilità di garantire il suo svolgimento nel rispetto delle norme di sicurezza sanitaria è in capo all’amministratore e i costi dell’operazione ricadrebbero sui condomini.
Di conseguenza, la soluzione migliore dovrebbe essere la convocazione telematica. Sono molte le piattaforme che consentono lo svolgimento online di riunioni lavorative. Tuttavia, anche questa ipotesi andrebbe normata, soprattutto per quanto concerne l’aspetto delle votazioni.