Amazon apre un nuovo deposito a Rimini. Il tribunale rifiuta la richiesta di lavoratori a tempo di passare a contratto indeterminato.
Amazon ha aperto un nuovo stabilimento in provincia di Rimini, a Santarcangelo di Romagna. La società assicura 120 posti di lavoro a tempo indeterminato nei prossimi anni.
Il deposito assicura un ottimo indotto, perché andrà a collaborare con i centri di spedizione locale, come è stato già fatto con la nuova intesa con Poste Italiane.
La struttura sarà di 7700 metri quadri. Il centro di smistamento si rivolgerà soprattutto ai pacchi del Nord e del Centro Italia.
Siamo entusiasti di aprire un nuovo deposito di smistamento a Santarcangelo di Romagna dove grazie agli oltre 20 anni di esperienza nel settore, ai progressi tecnologici e agli investimenti nelle infrastrutture saremo in grado di garantire ai nostri clienti servizi innovativi e consegne più veloci che mai.
Gabriele Sigismondi – responsabile Italia Amazon Logistics
Più di un miliardo di euro investito in Italia
Con questa nuova apertura, Amazon ha investito un miliardo e 600mila euro in Italia dal 2010. Nel 2019 saranno ben 6500 gli occupati da questa multinazionale nel nostro Paese.
Nel frattempo, è arrivata la sentenza della prima causa dei lavoratori interinali contro Amazon. Sono stati ben 180 i ricorsi presentati, a seguito di un accertamento sui lavoratori interinali.
Infatti, tra luglio e dicembre 2017, Amazon avrebbe usato più interinali rispetto a quanto previsto dalla legge. La normativa dice che gli interinali non possono superare, in proporzione, i dipendenti a tempo indeterminato.
Per questo, i dipendenti avevano richiesto al giudice di essere stabilizzati. Il magistrato ha dichiarato che la multinazionale non è tenuta a dare a questi lavoratori un contratto a tempo indeterminato, ma si riserva 60 giorni per presentare le motivazioni.
I dipendenti facevano parte del centro di smistamento di Piacenza e ora si attendono le motivazioni della sentenza per capire come procederanno questi lavoratori. Si tratta del primo caso giudiziario in Italia contro la multinazionale del commercio elettronico.