Arriva l’allarme bollette per gli ospedali. A lanciare l’allarme è l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio d’Amato, che rappresenta anche il neo candidato per essere a capo della regione. Ecco che, sul versante sanità si rischia una vera e propria bufera, visto l’aumento dell’inflazione e il caro bollette che non lasciano tregua. Stando a quanto dichiarato dall’esponente del Partito Democratico, le casse degli enti locali si stanno svuotando a causa dell’aumento del costo delle utenze di luce e gas. Per questa ragione risulta sempre più difficoltoso far fronte alle spese di ambulatori e ospedali. Detto in altre parole, qualora non ci dovessero essere dei nuovi fondi pubblici, allora si potrebbe incorrere nel rischio di tagliare determinati servizi. Secondo l’assessore alla Sanità del Lazio, bisogna ancora definire con precisione i costi del periodo più difficile del Covid-19. A questo bisognerà anche aggiungere tutte le risorse necessarie a pagare i costi record delle bollette. Se si tiene in conto solamente la regione Lazio, l’aumento dell’energia corrisponderebbe a 200 milioni di euro. Contando invece l’intera Nazione, si parla di 2 miliardi.
Allarme bollette per gli ospedali: richieste al governo Meloni
Sia il ministero della Salute, che quello regionale, stanno cercando di trovare un accordo comune al fine di poter fronteggiare il caro bollette. Non solamente per quanto riguarda famiglie e imprese, ma anche per il settore sanitario. Le risorse da destinare alla sanità si troveranno all’interno della legge di Bilancio. Ecco che, al fine di ridurre il costo delle bollette, il ministro dell’Economia sta cercando di ricavare un bugdet che varia tra gli 1,2 miliardi di euro e i 1,6 miliardi. Si tratta del minimo indispensabile per evitare che alcune attività, come i ticket sanitari, aumentino il loro costo. Al momento, il bilancio medio che hanno calcolato le Regioni riesce ad avvicinarsi a tale cifra. Per riuscire a reperire ulteriori somme, si cerca di andare a scavare nelle pieghe di bilancio, anche se il tutto risulta essere abbastanza difficile.
Allarme bollette per gli ospedali: i consigli dell’azienda Enea
Mentre scatta l’allarme bollette per gli ospedali, Enea ha deciso di mobilitarsi insieme a Logical Soft e Isnova. Gli enti hanno collaborato per stilare un pacchetto di consigli che servirebbe a rendere più leggere le spese delle bollette sia per gli ospedali che per le pubbliche amministrazioni. Il fine è quello di usare in modo più consapevole e razionale la luce e il gas. Così sarebbe possibile risparmiare, senza però servirsi di nuove risorse pubbliche. Stando a un recente studio portato avanti da Enea e da Assoimmobiliare, il consumo necessario a climatizzare gli ambienti lavorativi all’interno degli ospedali e uffici della Pubblica Amministrazione, sono il 57% del totale della bolletta. Gli altri costi sono relativi a quelli delle apparecchiature informatiche, oltre che altri dispositivi: rappresentano il 25%. La luce è invece all’ultimo posto, rappresentando il 17%. Per far fronte al caro energia, all’interno della manovra si pensa anche di aumentare le indennità per medici, professionisti sanitari e infermieri. Questi soldi si andrebbero a ricavare direttamente dal Fondo Sanitario nazionale che, come prevede la legge di Bilancio 2022, prevedeva già un fondo di 2 miliardi di euro.