Alitalia: Toto conferma la sua partecipazione alla cordata per salvare la compagnia con una lettera inviata stamattina al Messaggero.
Il prossimo 15 giugno sarà determinante per la chiusura delle trattative su Alitalia. Nei prossimi giorni, infatti, scadrà il termine per presentare le offerte per la cordata.
Oggi è la volta di Toto, che ha al suo attivo la gestione di parte delle autostrade italiane e già una compagnia aerea di sua proprietà. Nella lettera inviata al quotidiano nazionale Il Messaggero, l’ad Lino Bergonzi e Riccardo Toti spiegano come:
Nel passato è stato con AirOne, la prima società a fare concorrenza alla compagnia di bandiera, è oggi un gruppo sano con oltre 500 milioni di euro di ricavi e 1.300 dipendenti, attivo nelle energie rinnovabili con profitto in Italia e soprattutto negli Stati Uniti, nelle opere pubbliche, nelle concessioni autostradali e nelle manutenzioni di impianti.
“Siamo seri e affidabili” spiegano, dopo il via alle trattative di Lotito.
Chi sono gli interessati alla compagnia?
Il Gruppo Toto non è il solo ad aver manifestato interesse per la compagnia di bandiera. Ecco quale sarebbe lo scenario della proprietà se quanto detto negli ultimi giorni sarà confermato:
- Ferrovie dello Stato: 35%.
- Delta: 15%.
- Tesoro: 15%.
Ora, le altre società sono in gara per il restante 25% totale. Una proposta interessante è arrivata anche dalla compagnia estera Avianca, per bocca dell’imprenditore colombiano German Efromovich. La compagnia aerea sarebbe disposta a occuparsi della gestione e della ristrutturazione di Alitalia entro 6 mesi.
Nel frattempo, non si placano le polemiche politiche. Sembra accantonata l’ipotesi di una partecipazione di Atlantia, che aveva manifestato interesse in Alitalia. Il freno, dopo le dichiarazioni di Di Maio e di Toninelli, arriva da Giorgetti, che spiega a La Stampa come sia:
(…) assolutamente inopportuno intavolare negoziati di qualsiasi tipo con qualcuno con cui sei in contenzioso.
I sindacati dei dipendenti di Alitalia saranno presto ascoltati al MISE dal Minsitro dello Sviluppo Economico per sottoporre le loro perplessità sulla cordata.