Arrivano nuovi aiuti per ristoranti e bar che devono fare i conti con il caro bollette. Arrivano nel nuovo decreto e hanno l’obiettivo di aumentare gli sconti per le utenze. Già da tempo le imprese commerciali hanno lanciato l’allarme e alcune micro imprese hanno già chiuso battenti. Così il governo si è messo come priorità l’aiutare piccole e grandi imprese. Queste sono già state messe in ginocchio dal periodo della Pandemia e si stavano riprendendo poco a poco. Il conflitto tra Russia e Ucraina ha però nuovamente messo in crisi le economia delle società italiane. Così sta arrivando un nuovo provvedimento di circa 6,2 miliardi di euro che vuole aumentare gli sconti sia per i ristoranti che per i bar, tenendo in considerazione anche i piccoli esercizi commerciali.
Aiuti per ristoranti e bar: il nuovo decreto
In Italia le PMI, ovvero piccole e medie imprese, sono la vera spina dorsale dell’economia. Ecco che per non farle affondare si pensano a diverse soluzioni, ad esempio quello di rateizzare le bollette. Se lo si pensa bene, la dilazione di sei mesi delle bollette andrebbe a sostituire un aiuto importante, ovvero quello della cassa integrazione scontata. Il nuovo decreto è già stato approvato giovedì 8 settembre da parte del Consiglio dei ministri. Adesso non resta che aspettare a giovedì 15 settembre per sapere cosa decide la Camera. Si parla di evitare il blocco produttivo e come prima mossa c’è la proroga dei crediti d’imposta. Questo non è applicabile per le famiglie italiane, bensì per le imprese che devono far fronte a ingenti spese di luce e di gas. La grande novità è che i crediti d’imposta potrebbero coinvolgere anche piccoli esercizi commerciali, oltre che bar e ristoranti. Ad ora chi consuma molto gas ha uno sconto fiscale del 25%, mentre raggiunge il 15% per tutte quelle aziende che hanno dei consumi maggiori dei 16,5 chilowattora.
Aiuti per ristoranti e bar e la Cig
Il provvedimento che potrebbe arrivare in Italia a breve aiuterebbe anche i negozi con contratti da 4,5 chilowattora. In più, si potrebbe avere un’aliquota comune più alta, ovvero pari al 25%. Questi provvedimenti dovrebbero avere validità per tutto il 2022, ovvero a ottobre, novembre e dicembre. Per far respirare le imprese italiane ci sarebbe anche un altro possibile intervento da parte dello Stato. Si tratterebbe della rateizzazione delle bollette, sia di luce che di gas, in sei mesi. Questo significherebbe, però, che le aziende debbano rinunciare alla cassa integrazione scontata. In altre parole, si fa riferimento a una Cig già adottata durante il periodo più difficile economicamente della Pandemia. È tipo una cassa integrazione, gratuita, se le produzione dovesse arrestarsi a causa del caro energia.
Inizialmente, i tecnici avevano intenzione di prorogare la Cig ancora per due mesi. In altre parole si tratta di non far pagare le addizionali, pari al 9%, 12% e 15% a seconda del sussidio. Adesso si parla però di circoscrivere questa manovra al solo settore manifatturiero che si trova maggiormente in difficoltà. Si tratta del settore auto, siderurgico, del legno, della ceramica e l’agroindustria.