Il differenziale tra titoli italiani e tedeschi scende a 220 punti, mentre il tasso dei BTP si abbassa.
Lo spread si abbassa. A rivelarlo sono le ultime aste di vendita dei BTP, i titoli di Stato italiani a due anni. Questi prodotti finanziari arrivano finalmente a un rendimento inferiore al 2%. Non accadeva dal maggio del 2018.
La corsa ai titoli di Stato italiani ha permesso così di far scendere lo spread, che è vicino alla soglia dei 200 punti base. Infatti, la quotazione è stata di 220 punti ed è scesa fino a 216.
Mercati più stabili per l’Italia, quindi, a conferma delle potenzialità del Paese. Anche dal Ministro Tria arrivano buone notizie. I conti sono in regola e l’Unione Europea evita la procedura di infrazione.
Saranno solo da valutare i conti che si riferiscono al 2020, ma questo sarà oggetto della prossima Manovra Finanziaria del Governo Conte.
Istat conferma il crollo dell’immobiliare: -17,2% rispetto al 2010
Nel frattempo, l’Istat certifica il crollo del mercato immobiliare. Secondo le stime, dal 2010 a oggi, il valore degli immobili di proprietà è sceso a -17,2%.
Un segno meno che potrebbe migliorare in vista del miglior andamento dello spread, ma è tutto ancora da vedere.
Le abitazioni nuove sono favorite rispetto a quelle datate. La domanda è in timida crescita, ma non è sufficiente a far mostrare il segno “+”.
In alcune città, come Milano, il segno è, invece, positivo. Ora, secondo gli operatori del settore, servirebbe un rilancio che dica addio alle patrimoniali e che incentivi l’acquisto di un’abitazione.
Le abitazioni più datate comportano dei lavori da fare, ma c’è un dato in controtendenza. Secondo l’Agenzia delle Entrate, che registra i contratti per il settore immobiliare, il primo trimestre 2019 rivela un +8,8% rispetto al primo trimestre 2018.
Troppo poco per rilanciare davvero il settore, ma sicuramente un primo dato molto interessante per il futuro.
Fonte: Corriere