Sulle nomine UE non c’è l’accordo. Giuseppe Conte interviene sulla procedura di infrazione e sulle nomine.
Nomine UE: non usa mezzi termini il Presidente del Consiglio italiano Giuseppe Conte ai giornalisti che gli chiedono come sta andando la situazione a Bruxelles.
Il primo punto nell’agenda è il nulla di fatto sulle nomine UE. Conte sottolinea ai microfoni che non ha nulla in contrario sulla nomina di
Frans Timmermans, ma:
L’Italia ha mosso delle perplessità (…) e alla fine ci siamo trovati in 10-11 Paesi. L’Italia ha fatto questo ragionamento: è un criterio quello che ci viene proposto che è nato fuori dal mandato che avevamo conferito al presidente Tusk. (…) quindi ci state proponendo con Timmermans come presidente della commissione. (…) Adesso ci riproponete lo Spitzenkandidat, per giunta in un pacchetto precostituito nato altrove. Beh, queste cose l’Italia non le può accettare.
Per Giuseppe Conte, il “Pacchetto Osaka” non è accettabile, ma è necessario trovare un accordo. Stanno circolando in queste ore dei nomi, ma niente è certo per ora.
Conte rileva come l’Italia abbia fatto una “questione di merito” e non si può accettare un metodo “che nasce altrove” e non all’interno dell’Unione Europea.
Procedura di infrazione e caso Sea Watch
Per la procedura di infrazione, i lavori sono ancora in corso, ma Giuseppe Conte è convinto di poterla evitare grazie ai numeri che l’Italia porta alla Commissione Europea.
Nessun intervento, invece, richiesto da Conte per la questione Sea Watch. Oltre alle nomine UE, infatti, ci sono stati dei colloqui bilaterali sulle altre questioni che investono i singoli Paesi.
Conte ha però richiesto alla Merkel notizie sul caso Thyssen Kroup: due manager tedeschi sono stati condannati, ma l’esecuzione della pena va fatta in Germania.
Dopo gli accordi presi tra il Ministro Bonafede e il ministro della giustizia tedesco, ora è Conte a chiedere alla Merkel come procedono le cose.