Azienda agricola quale reale e fattiva opportunità per creare una nuova attività, potenzialmente molto redditizia. Con i i prodotti biologici sempre più richiesti e una consapevolezza verso il vivere green sempre più presente, il ritorno all’agricoltura nel nostro Paese si sta rivelando l’idea vincente. Tenuto conto che sembra essere stata archiviata almeno per il momento la fase critica dell’allarme pandemico vissuto lo scorso anno, l’imprenditoria è pronta a ripartire. Già dal 2020 proseguendo poi per i primi mesi del 2021, il comparto agroalimentare italiano, sembra vivere un momento davvero favorevole. Scopriamone di più.
Una tradizione tutta italiana nell’azienda agricola
L’amore per la propria terra, le favorevoli condizioni del nostro territorio così vario, e del nostro ottimo clima, fanno dell’Italia uno dei Paesi più apprezzati per i prodotti agroalimentari. Ricordiamo poi le proprietà decantate in tutto il mondo della famosa dieta mediterranea, in cui sono protagonisti proprio i nostri prodotti agricoli. L’azienda agricola si traduce quale cardine dell’economia legata al territorio. Il marchio Made in Italy inoltre è un brand che all’estero non conosce crisi, malgrado si provi costantemente ad imitarne anche solo l’immagine. Insomma il know how in ambito agricolo italiano, non ha nulla da invidiare agli altri Stati. Anzi.
Requisiti per l’avvio di un’azienda agricola
In primis è richiesto un requisito professionale, per chi volesse intraprendere la professione green. L’imprenditore agricolo dovrà possedere:
- Il titolo di IAP (imprenditore agricolo professionale). Tale qualifica si ottiene attraverso ilo conseguimento: di un diploma o una laurea agraria. In alternativa sarà necessario aver partecipato ad un corso regionale qualificato, o di aver lavorato nel settore agrario per più di 3 anni. In questo caso sarà necessario possedere il riconoscimento da parte della Coldiretti.
Iter burocratico per i nuovi imprenditori green
Quando s’intende avviare una nuova attività come quella dell’apertura di un’azienda agricola, l’iter burocratico a cui attenersi non si discosta molto da quello necessario all’avvio di una qualsiasi altra attività autonoma. Quindi seguendo la procedura vigente, possiamo andare avanti burocraticamente, e una volta ottenuta la qualifica di IAP in linea di massima sarà obbligatorio:
- Andare ad aprire una nuova Partita IVA.
- Provvedere alla registrazione dell’impresa presso la Camera di Commercio, di competenza.
- Provvedere all’apertura di una posizione INPS.
Successivamente per l’apertura dell’azienda agricola sarà necessario provvedere a contattare gli uffici dell’ASL di competenza, e quelli del comando locale dei Vigili del Fuoco, al fine dell’ottenimento delle autorizzazioni necessarie. Sarà inoltre molto importante seguire attentamente le normative vigenti dettate sia sul piano legale, che in ambito sanitario e legale. La consulenza di un commercialista sarà da ritenersi fondamentale, al fine di non vedere trascurato nessun aspetto burocratico, con la sicurezza che ciò si perfezioni in ogni suo dettaglio.
Andiamo a conoscere gli obblighi fiscali
La parte fiscale è di certo l’aspetto meno piacevole di qualsiasi attività imprenditoriale. Anche nel caso in cui si voglia avviare un’attività creando un’azienda agricola, non ci si potrà di certo sottrarre ai noiosi obblighi fiscali.
Pertanto sarà bene tenere a mente che si dovrà provvedere anche a:
- Provvedere a presentare annualmente la dichiarazione dei redditi.
- Emettere e registrare regolarmente le fatture o gli scontrini fiscali ai ditte, e clienti privati.
- Provvedere alla liquidazione e versamento delle imposte, come anche il procede alla dichiarazione IVA.