Truffa dell’ultima ora che si ripresenta, malgrado sia ormai da tempo ben conosciuta. La Polizia di Stato ha lanciato l’ennesimo allarme in merito al raggiro, che sta provocando numerose segnalazioni al riguardo. Cerchiamo di capire come si presenta, i rischi che si potrebbero incorrere, e come comportarsi.
Incremento delle consegne, con possibile ennesima truffa in agguato
Specialmente dopo il lungo periodo segnato dal lockdown e dall’emergenza sanitaria, sono sempre più le persone che preferiscono servirsi dei corrieri per le consegne, o di cimentarsi nello shopping on line. Ormai è sempre più frequente che si incrocino sulle nostre strade, i vicoli o le piazze di quartiere, gli inconfondibili mezzi furgonati dei corrieri espresso.
Il settore del delivery è in forte crescita in tutti i settori, tanto che le grandi catene commerciali dai settori dell’abbigliamento, fino a quello del food, operano indistintamente sia negli shop fisici che con le consegne a domicilio. E proprio questa continua presenza che ormai è più di un’abitudine, che conferisce a tale procedimento un’aria familiare. Diremo quasi confidenziale, visto che vi affidiamo le nostre spedizioni più care, o attendiamo le consegne di oggetti o servizi a cui teniamo molto. Insomma il corriere che recapita i pacchi a domicilio, ha ormai assunto lo stesso grado di confidenza un tempo rivolto alla figura del postino
I raggiri in merito a finte vendite, a merce non conforme e al mancato invio, ormai sono cronaca giornaliera. Anche la “truffa del pacco”che viaggia nella rete, indirettamente è avallata dalle frequenti consegne a domicilio.
La truffa del pacco, viaggia nella rete: come funziona
Alla Polizia di Stato nelle ultime settimane sono state inoltrate numerose segnalazioni in merito ad una truffa, che vede il coinvolgimento del mondo delle spedizioni. Ormai siamo alle porte delle Feste di fine anno, e già c’è chi pregusta lo shopping sfrenato, in occasione del prossimo Black Friday.
Il raggiro on line riguarda una spedizione che rimane per un oscuro motivo, bloccata presso un deposito fantomatico. La truffa parte da un link presente in una Mail, o in un Sms. Parliamo di fatto di un semplice e smishing, che prevede l’arrivo di un link attraverso il quale, una volta che la vittima destinataria lo apre, i truffatori possono risalire a tutti i dati necessari per procedere con il ladrocinio. In pratica si rischia di vedere il proprio conto prosciugarsi, in poco tempo.
Nel caso della truffa del pacco, il messaggio contenente il link incriminato avvisa l’utente di essere il destinatario di un fantomatico pacco “bloccato”, nel corso della sua consegna. Per poterlo ricevere, a casa secondo il messaggio arrivato, sarà necessario che il destinatario vada ad inserire i inserire i propri dati personali e bancari, con la richiesta di una piccola somma di denaro.
Purtroppo la probabilità che la truffa venga messa a segno, sono sempre più alte, nonostante la banalità della procedura. Il raggiro miete molte vittime, perché sempre più utenti ricorrono agli acquisti online, talvolta anche con un pizzico di leggerezza.
Cosa fare contro la truffa on line
Le Forze dell’ordine non finiscono mai di raccomandare: “Ricordiamo sempre di non cliccare mai sui link che arrivano via mail o via sms senza aver prima accertato che siano veri attraverso i siti web ufficiali dei marchi in questione.” Così comunica il corpo della Polizia di Stato, invitando di comunicare prontamente sospetti riguardo possibili truffe, utilizzando la piattaforma istituzionale della Polizia Postale.