Funghi e castagne quali protagonisti della stagione autunnale. Cerchiamo di conoscere meglio le normative che ne regolano la raccolta, con i conseguenti divieti e sanzioni. Ecco di seguito le novità in merito alla stagione di raccolta, per l’anno in corso.
Autunno, tempo di funghi e castagne
L’avvio dell’autunno viene scandito per antonomasia dalla comparsa dei funghi, e delle castagne. La stagione ancora consente di poter approfittare degli ultimi tiepidi raggi del sole, prima dell’avvicendarsi dell’inverno. Le prime piogge che vedono ancora l’alternarsi di temperature gradevoli, non fanno che favorire la comparsa dei funghi, nel sottobosco. Facile quindi raccogliere l’invito a trascorrere qualche piacevole momento in lunghe passeggiate all’aria aperta, con il pretesto di andare a caccia di squisiti funghi.
La raccolta dei funghi non deve assolutamente essere presa alla leggera. Sarà sempre il caso di accompagnarsi a persone esperte, e dotate di regolare patentino per riconoscere i funghi. Specialmente se si è dei neofiti in materia, sarà bene prendere a riferimento le nozioni reperibili solo su gli Enti regionali, o delle varie unioni micologiche specializzate sparse sul territorio nazionale.
Al via la raccolta di funghi: scopriamo le normative nazionali e regionali
La varietà e la bellezza del patrimonio paesaggistico italiano, è noto in tutto il mondo. In Italia si concentrano varietà di flora e fauna difficilmente replicabili altrove. È facile quindi intuire che le particolarità e le caratteristiche degli svariati territori italiani, richiedano specifiche normative. La tutela e la salvaguardia delle aree boschive, è alla base delle normative vigenti atte a preservare gli ecosistemi autoctoni esistenti. Proprio in relazione alla diversità ambientale, anche le sanzioni previste dalle normative vigenti sono sia a carattere nazionale, che regionale.
Inoltre il patentino per la raccolta dei funghi non viene richiesto in maniera uniforme su tutto il nostro territorio. La normativa nazionale sui funghi pone la sua attenzione sulle modalità di raccolta e sulla loro messa in commercio. A tal riguardo è stata redatta la Legge 23 agosto 1993, n. 352 che riporta le “Norme quadro in materia di raccolta e commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati”.
Ogni giorno non si possono raccogliere più di 3 chili di funghi (ma il limite varia a seconda della regione). Anche le dimensioni dei funghi assumono importanza nelle regolamentazioni e nei divieti imposti a tutela della riproduzione dei funghi, e dell’ambiente.
Pertanto per evitare la raccolta prematura o di esemplari troppo piccoli, bisogna tenere in considerazione il diametro del carpoforo:
- Macrolepiota procera, conosciuto comunemente con il nome comune di mazza di tamburo, diametro cm. 5.
- Agaricus campestris noto con il nome di prataiolo, diametro cm. 4.
- Russula virescens chiamato comunemente anche verdone, diametro cm. 4.
- Amanita caesarea, detto comunemente anche ovolo buono, diametro cm. 4.
- Boletus edulis meglio noto come porcino, con relativo gruppo, diametro cm. 4.
- Clitocybe geotropa detto comunemente agarico geotropo, diametro cm. 4.
Per le restanti specie la dimensione a cui attenersi è del diametro di cm.3.
I giorni consentiti per la raccolta dei funghi in Italia
I funghi possono essere raccolti nei giorni di martedì, venerdì, sabato e domenica, quasi in ogni zona d’Italia.
Sanzioni sul nostro territorio
Le normative vigenti, regolamentano le sanzioni amministrative pecuniarie aggravate in alcune aree protette o di particolare interesse ambientale. Di massima quindi sono così suddivise:
- 200,00 euro, e fino a 600,00 euro in mancanza o avvenuta scadenza di tesserino di idoneità.
- 100,00 euro, e fino a 300,00 euro se si esercita la raccolta senza il permesso annuale.
- 200,00 euro, e fino a 600,00 per raccolta funghi superiore fino ad Kg. 1 chilogrammo a persona rispetto ai limiti permessi.
- 300,00 euro, e fino a 900,00 euro per la raccolta superiore fino a Kg.2 a persona rispetto ai limiti permessi.
- 200,00 euro e fino a 600,00 euro se la raccolta dei funghi si effettua nelle aree in cui vige divieto.
- 100,00 euro e fino a 300,00 euro in caso di raccolta dell’Amanita caesarea allo stato di ovulo chiuso. Anche nei casi che vengano colti esemplari di Porcino Boletus edulis, e di relativo gruppo aventi diametro del cappello inferiore a cm. 3. Inoltre per raccolta di esemplari di Prugnolo Calocybe gambosa, e di Gallinaccio Cantharellus cibarius con diametro del cappello inferiore a cm. 2.