Bonus INPS da € 6 mila annui, lasciato in eredità dal passato Governo, con a capo Giuseppe Conte. Vediamo meglio i dettagli che lo regolano, le sue modalità e requisiti di accesso. La misura vede la sua formulazione già da tempo, per incentivare la ripresa economica nel nostro Paese. Vediamo quindi come questa possa trovare ancora un ottimo utilizzo anche nell’ultimo periodo. Ecco la sua regolamentazione.
L’INPS mette a punto un bonus per il rilancio occupazionale
La misura governativa messa a punto dall’ex Premier Conte, intende andare a promuovere l’occupazione giovanile sul nostro territorio. Tale documento lo ritroviamo nella legge di bilancio 2021, ciò con la legge n.° 178 del 30 dicembre 2020. Il fulcro del provvedimento governativo è da ritrovarsi nell’esonero contributivo previdenziale per tutti coloro che andranno ad assumere giovani lavoratori, a tempo indeterminato.
Massimo Bonus di € 18 mila: chi ne potrà beneficiare
Il provvedimento è stato concepito in definitiva, per andare ad incentivare le assunzioni a tempo indeterminato dei giovani. Inoltre si intende favorire il ricambio generazionale nei comparti produttivi. E così si è tornati a discutere nella giornata di ieri sull’argomento, attraverso il messaggio n.° 3389 da parte dell’INPS.
Nell’occasione si conferma confermato l’esonero contributivo pari alla quota del 100%, per un periodo massimo di 36 mesi. L’importo stabilito quindi è di € 6 mila annuali. Pertanto viene confermato che il bonus INPS può arrivare a toccare una quota pari a € 18 mila in 3 anni. Proprio in base alla sua durata è stata formulata una proroga a 4 anni, come periodo di massima estensione del beneficio.
Tale esonero sarà ad appannaggio dei datori di lavoro privati che mettano in atto assunzioni in una o più sede aziendale, nelle Regioni di: Calabria, Basilicata, Sardegna, Abruzzo, Molise, Campania, Sicilia, e Puglia.Pe r avere diritto di usufruire del bonus messo a punto dall’INPS sarà necessario provvedere all’assunzione di giovani impiegati under 36. Gli interessati dell’assunzione pertanto non dovranno aver compito il 36esimo anno di età, alla data della prima assunzione oggetto di agevolazioni.
Categorie di lavoro interessate dal vantaggio INPS
Il bonus relativo all’esonero contributivo, riguarderà tutti i datori di lavoro, del settore privato. Saranno inclusi anche quelli del comparto agricolo, mentre ne rimarrà tagliata fuori la Pubblica Amministrazione. Anche le società finanziarie con attività incluse nella classificazione NACE, sono da ritenersi escluse dal poter accedere a tale agevolazione.
L’INPS inoltre per mezzo del messaggio divulgato in data 7 ottobre scorso chiarisce che tale esonero contributivo, non è riconosciuto nei rapporti lavorativi di apprendistato, e per i rapporti di lavoro domestico. In questi due casi infatti sono già considerate delle misure a vantaggio dei datori di lavoro, con aliquote previdenziali ridotte, rispetto le normative vigenti.
Arriva il benestare della Commissione UE
Anche la Commissione europea si è pronunciata con parere favorevole, in merito all’agevolazione contributiva messa a punto dall’INPS. Il 16 settembre scorso proprio dall’Europa è arrivato il via libera per la concessione annuale del bonus INPS pari a € 6 mila annuali.
Le assunzioni a tempo indeterminato degli under 36, o le trasformazioni contrattuali, dovranno perfezionarsi entro e non oltre il prossimo 31 dicembre 2021. Ulteriori approfondimenti sono possibili andando a consultare direttamente la piattaforma digitale dell’INPS.