Sci con Green pass: tutte le regole per tornare sulla neve

Sci, si torna in pista per la nuova stagione. Dopo aver patito a lungo il divieto di andare sulle piste innevate, grazie al Green pass gli operatori si stanno già organizzando. Vediamo tutte le nuove regole.
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Sci ai blocchi di partenza in vista della prossima stagione invernale. Gli operatori del settore hanno vissuto mesi all’inseguimento di false ripartenze. Ora anche grazie al Green pass a quanto pare si è pronti a riaprire le piste. Cerchiamo di capire cosa sta succedendo in montagna.

Sci con green pass: validità dei test, e quanto costano

Il primo dato certo è che per andare sugli sci quest’inverno in Italia bisognerà tassativamente munirsi della mascherina chirurgica. Sarà fatto obbligatorio indossarla nei pressi degli impianti di risalita, quando si verificheranno i tradizionali assembramenti dei patiti dello sport invernale.

Inoltre gli impianti avranno una capienza massima di utenti pari all’80% per assicurare la dovuta distanza, per arginare la diffusione del Covid- 19.

Ma non mancano già le prime differenze nell’applicazione dei protocolli sanitari sulle piste da sci.

A quanto pare in Val Senales per poter acquistare il proprio skypass, è necessario esibire il personale Green pass. Viene preso in considerazione ovviamente, anche il resultato negativo da tampone anti Covid-19.

La verifica e i dovuti controlli delle certificazioni vengono eseguiti in prossimità delle biglietterie sulle piste da sci, prima del pagamento del biglietto.

Il rilancio del settore dello Sci passa per la certificazione verde

Al momento non è stato decretato l’obbligo né per avere accesso alle piste da sci, né per accedere agli impianti di risalita. Molto probabilmente la sua presenza sugli impianti sportivi in montagna, andrà per il prossimo inverno, a decretare il rilancio di un settore che ha patito moltissimo.

Le chiusure che si sono rese necessarie nelle scorse stagioni per prevenire l’espandersi del contagio da Covid -19, ha messo a dura prova tutto il comparto turistico e alberghiero legato agli sport invernali. Gli albergatori e i comparti a loro legati, sono finiti in ginocchio per mesi tra incertezza, e pressione fiscale.

Mancano ormai poche settimane alla riapertura degli impianti, e fervono già i preparativi per cercare di andare a recuperare quanto perduto con le chiusure. Le Regioni maggiormente interessate dal turismo di massa invernale come il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta,  stanno facendo pressioni al Governo Draghi affinché  si faccia chiarezza prima possibile sulle nuove disposizioni sanitare da adottare sui campi da sci.

L’incubo di una nuova stagione invernale caratterizzata dall’incertezza e da possibili chiusure, si vuole a tutti i costi evitare, soprattutto da parte degli operatori del settore turistico montano. Sui campi da sci

 Cosa succede oltralpe

Oltre i confini italiani anche gli stati confinati sono alle prese con le stesse incognite in merito alla regolamentazione delle piste da sci. Si sta velocemente provvedendo, per non farsi trovare impreparati alla ripartenza stagionale. A tal proposito il Governo austriaco ha appena reso noto che per l’imminente stagione invernale avranno accesso sulle funivie solo gli utenti regolarmente vaccinati, o che possono dimostrare di aver eseguito un tampono, con esito negativo. Anche tutti coloro che hanno contratto e sono guarite dal Covid-19, potranno accedere liberamente sulle piste da sci.

L’obbligo della mascherina FFp2 rimane in essere, ma non sarà necessario osservare il distanziamento sociale né presso gli impianti, né presso le strutture turistiche.

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