Affitto casa: quali sono gli errori da evitare

Affitto di una casa o acquisto? Spesso ci si trova a dover decidere, stando attenti a non commettere gravi errori. Cerchiamo di comprendere le regole fondamentali per non dovercene pentire.
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Affitto o acquisto di una casa, quale step importante nella pianificazione della propria vita. Spesso si tratta di una necessità dettata da necessità del momento come una nuova destinazione lavorativa, o per motivi di studio. La locazione però non è da intendersi meno impegnativa, rispetto ad un acquisto.

Prendere in locazione una casa implica anche assumersi degli impegni a media o lunga scadenza che siano. Meglio quindi ponderare bene la decisione, onde incorrere in spiacevoli situazioni.

Gli errori da evitare quando si prende in affitto una casa

Prima di sottoscrivere un contratto di affitto, sarà bene tenere presente alcune regole. Ad esempio:

  • Prendere visone dell’appartamento: anche se ormai quasi tutte le agenzie immobiliari offrono la possibilità di sopralluoghi virtuali, è sempre meglio visitare la casa realmente. Rendersi conto della locazione precisa ci farà capire come sarà meglio muoversi in zona. Sarà bene rendersi conto del vicinato con la presenza di bambini, cani o personaggi invadenti. Con una visita personale ci si renderà subito conto dell’effettive condizioni del fabbricato, evitando sorprese post Photoshop.
  • Valutare con attenzione tutte le spese: in effetti presi dall’entusiasmo potrebbe essere facile farsi prendere la mano, e optare per una casa dall’affitto fuori budget. Le manutenzioni ordinarie a carico dell’affittuario, le spese di condominio e il deposito cauzionale, sono determinanti nella scelta della casa in affitto.
  • Visionare con molta cura il contratto: prestare attenzione alla documentazione che necessita la nostra firma. Una volta siglato il documento, sarà molto complicato fare un passo indietro. In caso di dubbi prima di firmare, far prendere visione del contratto d’affitto ad un professionista. Richiedere una copia o chiarire i dubbi con il padrone di casa, sono procedure più che legittime. Mai accettare condizioni se non riportate per iscritto. Sarà sempre opportuno conservare gelosamente una copia del contratto di affitto.

 Ulteriori aspetti da non trascurare

Anche altre piccole precauzioni sarà bene mettere in atto, al fine di prevenire spiacevoli conseguenze.

  • Verificare la condizione degli impianti: sarà bene eseguire un sopralluogo dell’immobile, e in caso di dubbi sul funzionamento delle apparecchiature, richiedere la certificazione di conformità. Porre attenzione sull’impianto elettrico che se non a norma, potrebbe rivelarsi dannoso per noi o per i nostri apparecchi elettrici.
  • Non versare mai somme in anticipo: buona regola non farsi prendere dall’entusiasmo, andando a versare somme prima della sottoscrizione di regolare contratto. Purtroppo molto spesso si è in presenza di truffe, che non hanno nulla a che vedere sulla prelazione dell’immobile.
  • Richiedere sempre una ricevuta di pagamento: a fronte del canone mensile o di qualsiasi altra somma di denaro richiesta, sarà sempre bene avanzare la richiesta di una formale ricevuta. Tale attestazione di avvenuto pagamento, ci solleverà in seguito da probabili disguidi o fraintendimenti con il proprietario dell’immobile.
  • Volture delle utenze: se il contatore di luce o gas è attivo, sarà necessario procedere con la voltura dell’utenza. Nel caso invece che il contatore fosse staccato, sarà necessario provvedere al subentro. Sarà sempre meglio assicurarsi di avere le utenze intestate, andando così a provvedere in autonomia al pagamento delle stesse.

Tipologia di contratti di affitto

Ci si potrà servire di una particolare formulazione di contratto di locazione, seguendo le proprie necessità. Ecco di seguito quelle più utilizzate:

  • contratto transitorio per studenti, con la durata compresa fra i 6 e i 36 mesi.
  • il contratto ordinario a canone libero della durata di 4 anni + 4 anni con il rinnovo automatico.
  • contratto transitorio, con durata non inferiore a 1mese e massima di 18 mesi.
  • il contratto di comodato gratuito o con il pagamento di un canone. In questo caso si può definire o meno un termine di tempo.

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