Che cos’è il congedo straordinario retribuito e permesso dalla legge 151?come funziona e a cosa serve invece la legge 104/92?
C’è una forte correlazione tra la legge 151 e la legge 104/92, noi di mentefinanziaria cercheremo di fare un po’ di chiarezza su entrambi le leggi 104-151 che per molti lettori sono ancora un’incognita.
La legge 151 varata il 26 marzo 2001 da la possibilità a tutti i famigliari che assistono delle persone disabili di fruire del congedo straordinario biennale retribuito per assistere i familiari invalidi.
Appena la legge 151 era stata varata potevano fruire del congedo straordinario solo i genitori di figli disabili gravi, sucessivamente la legge 151 è stata stata estesa a parenti anche di secondo, terzo grado che hanno diritto ad assistere l’invalido in base al seguente ordine:
- Coniuge e/o convivente
- Genitori naturali o adottivi affidatari della persona invalida
- Figli conviventi della persona disabile
- Fratelli e sorelle della persona disabile
- Tutti i parenti di primo grado con i genitori e i figli e di secondo grado nel caso dii nonni con nipoti diretti, e di terzo grado nel caso di bisnonni con i pronipoti
Il primo beneficiario in assoluto che ha diritto in ordine gerarchico al congedo straordinario è ovviamente il coniuge o convivente, il diritto si estende poi ai genitori o ai figli, se anch’essi hanno malattie invalidanti, passa quindi il diritto alla richiesta di congedo straordinario al parente più vicino.
La legge 151 tutela il congedo straordinario e spetta solo ai dipendenti con un contratto di lavoro subordinato.
Convivenza: legge 151 ove è prevista
La convivenza è un requisito necessario al fine dell’esito positivo al riconoscimento del diritto di congedo straordinario, quindi il coniuge, i figli e i fratelli del disabile e tutti i parenti affini entro il terzo grado devono vivere nella stessa abitazione.
Che cosa si intende per convivenza?
Entrando nel dettaglio, in base all’art.43 del codice civile è convivenza l’esclusività alla residenza nello stesso luogo in cui vive la persona disabile, ovvero dove risiede la dimora abituale.
Per convivenza vale anche il caso in cui la persona disabile abiti nello stesso stabile del richiedente della legge 151 anche se il numero interno dell’abitazione è differente.
La Legge 151 da diritto al congedo straordinario dal lavoro dipendente fino a due anni di assenza dal posto di lavoro con indennizzo diretto dell’ultimo stipendio ricevuto da parte dell’azienda.
Il limite è ovviamente esteso a 2 anni in totale fra tutti gli aventi diritto al congedo, per ogni persona affetta da grave disabilità.
Nel caso invece ci siano più di un disabile grave da assistere, il beneficio si estende di altri due anni solo se i disabili gravi sono due per un numero complessivo di quattro anni.
Il raddoppio per lo stesso lavoratore però non è ammesso, dovrebbe subentrare un altro parente ad assistere per i successivi due anni.
Che cos’è la frazionabilità del congedo?
Si intente frazionabile un periodo diviso in giorni. Ciò significa che il beneficio al diritto di congedo è frazionabile per giorni interi.
Nel congedo non sono imputati i giorni festivi e i weekend e i giorni di malattia, c’è da dire però che da un periodo all’altro è obbligatoria la ripresa lavorativa.
Il beneficio non è possibile essere usofruito da coloro che hanno un part.time erticale nei periodi non retribuiti.
Nel caso in cui il congedo venga emesso per frazioni di anni si deve valutare la durata di 365 giorni.
Legge 151: decorrenza e requisiti obbligatori del congedo straordinario e prescrizione
La decorrenza ovvero la data di partenza del congedo straordinario iniziano il giorno stesso della presentazione della domanda all’INPS.
Come abbiamo accennato precedentemente per usofruire del congedo straordinario ci devono essere di requisiti fondamentali affinche l’INPS approvi attraverso la legge 151 la richiesta e sono:
- Avere un contratto di lavoro subordinato presso azienda privata ( valido sia per contratti stipulati full-time che part-time)
- Bisogna assistere un disabile grave riconosciuto sulla base dell’art.3 comma 3 legge 104/92 dalla apposita commisione medica ASL-INPS.
- Il disabile non deve essere ricoverato tutta la giornata presso una struttura ospedaliera o una struttura similiare che si occupano di assistenza sanitaria continuativa 24h su 24h.
La prescrizione al diritto di congedo straordinario si a ttua al termine di un anno che decorre il giorno successivo alla fine del periodo indennizzabile a titiolo di congedo.
Legge 151: congedo straordinario quanto si guadagna?
Come descritto sopra chi ha un parente che aderisce alla legge 104/92 e ha fatto richiesta del congedo straordinario percepirà un pagamento pari all’ultimo mese di lavoro che precede il congedo escludendo però tutte le voci variabili come ad esempio gli straordinari.
Il reddito massimo annuo riconoscibile deve essere pari o inferiore a 47.445,82€
Il periodo di congedo straordinario, non fanno assolutamente cumulo con le ferie, riconoscimento della tredicesima e TFR ma, sono coperti bensì dalla contribuzione figurativa e sono validi ai fini del calcolo dell’anzianità assicurativa.
Per i lavoratori in cassa integrazione o chi ha in essere un contratto di solidarietà l’indennità sarà calcolata in base all’ultima retribuzione al netto del trattamento integrativo.
A partire dall’anno 2002 il limite di € 36.151,98 è rivalutato annualmente
sulla b
I permessi relativi alla legge 104/92 e quelli relativi alla legge 151 non possono essere cumulati per la stessa persona disabile il quale ci si sta prendendo cura.
Sostanzialmente se una persona si prende cura attraverso il congedo straordinario non potrà usare le giornate previste dalla legge 104/92.
Quindi Facendo chiarezza, la persona disabile grave, è riconosciuto tale attraverso la legge 104/92, che serve obbligatoriamente per chi deve fare richiesta del congedo straordinario legge 151, ma se si accetta di andare in congedo straordinario le giornate disponibili per chi assiste un disabile grave già in parte riconosciute dalla legge 104/92 non faranno cumulo con la legge 151.
Un altro punto importante è sapere che se il parente alla quale è stato dato il diritto di congedo straordinario, si dovesse travare in uno stato di malattia certificata o maternità è possibile interrompere il congedo straordinario solo se non sono passati più di 60 giorni dall’inizio del congedo stesso.
Il congedo parentale e il congedo di malattia da parte di un genitore o altro parente è cumulabile con il congedo straordinario.
Legge 151: Come presentare domanda?
E’ possibile fare domanda via web, attraverso i Caf-Patronati e attraverso il Contact Center Multicanale.