Pace fiscale in scadenza. Chi non ha avuto modo di provvedere al pagamento delle proprie cartelle esattoriali incluse nella rottamazione lo scorso 2 agosto, dovrà segnare in agenda la scadenza ultima del prossimo 9 del mese. così facendo si potrà approfittare dei 5 giorni di tolleranza previsti, per non perdere i benefici della pace fiscale.
Il termine ultimo fissato al prossimo 9 agosto permette di pagare con lieve ritardo senza veder decadere i termini dalla pace fiscale. Infatti grazie alle nuove scadenze definite nella legge di conversione del Decreto Sostegni bis, il ritardo dei pagamenti viene tollerato, senza incorrere nella revoca del piano agevolato. Il discorso cambia completamente nel caso di mancato o omesso pagamento delle rate rimodulate in fase di rottamazione fiscale. farà fede la data ultima del prossimo 9 agosto. Chi non pagherà l’importo dovuto nel suo totale o ometterà del tutto il pagamento, non avrà accesso al pagamento delle rate successive.
Pace fiscale: ultimo appello per non perdere il beneficio della pace fiscale
Lo scorso 2 agosto è scaduto il termine per poter provvedere al pagamento delle prime 2 rate di rottamazione ter a saldo e stralcio. Si fa riferimento alle cartelle dovute per l’anno 2020. Con il Decreto Sostegni bis si è potuto beneficiare dei 5 giorni di tolleranza, scadenti il prossimo 9 agosto. Così facendo si potrà proseguire con le scadenze programmate dei pagamenti, a copertura delle somme dovute al Fisco. La pace fiscale sarà ancora in essere
Con l’emergenza Covid- 19 avevamo potuto assistere alla sospensione dei pagamenti relativi alla rottamazione ter delle cartelle esattoriali. Ora l’adempimento dei pagamenti e il rispetto delle scadenze dettate dallo stralcio, sono tra gli appuntamenti imperdibili per i contribuenti italiani.
Cosa succede se non si paga il 9 agosto
Questa volta non c’è decreto che tenga. Nel caso in cui il Fisco dovesse riscontrare l’omissione, l’insufficienza o il mancato pagamento delle cartelle esattoriali incluse nella rottamazione, il beneficio andrà a decadere. La pace fiscale verrà vanificata.
Il contribuente che non regolarizzerà entro le tempistiche accordate i pagamenti, vedranno addebitarsi nuovamente per intero le somme spettanti al fisco. Il procedimento di rottamazione ha reso possibile scontare il debito contratto con il Fisco, da interessi, more e sanzioni. È stato pertanto preso in considerazione nei conteggi solo l’importo dovuto.
Pace fiscale e stralcio delle cartelle
C’è anche da tenere conto che il termine ultimo della rottamazione ter, va a collocarsi nello stesso periodo di avvio dello stralcio delle cartelle fino a € 5 mila. Il 14 luglio scorso con il decreto del MEF si è dato l’avvio alla procedura che vede la cancellazione dei ruoli per milioni di contribuenti italiani.
I debiti con il Fisco interessati dalla cancellazione hanno come riferimento temporale il decennio 2000- 2010. Sono interessati da tale provvedimento solamente i contribuenti che rientrino nel massimale di reddito pari a € 30 mila.
L’annullamento delle somme dovute nelle cartelle pari ad un massimo di € 5 mila, prenderà il via il prossimo 31 ottobre 2021. Lo stralcio andrà a comprendere anche i carichi che in relazione ai requisiti generali, possono essere inclusi nella pace fiscale.