Il lavoro autonomo occasionale è sempre più presente nella nostra attività lavorativa, nel corso dell’anno. Spesso però in fase di dichiarazione dei redditi annuale, si è presi da dubbi sulla sua presentazione.
Non è sempre così semplice e lineare riuscire a districarsi tra le normative vigenti in merito.
Requisiti da verificare
Per valutare il lavoro autonomo occasionale, bisogna andare a operare un’attenta valutazione dei requisiti, al dine della determinazione dell’attività svolta. Il lavoro non è da considerarsi abituale quando:
- L’attività svolta si svolge a cadenza saltuaria fuori da ogni programmazione.
- La professionalità scende in campo con uno scopo ben preciso, seguendo determinate finalità.
A tal riguardo inoltre sarà bene approfondire le proprie conoscenze sull’argomento, per non incorrere in sanzioni. La prestazione occasionale lavorativa si definisce con l’’articolo 2222 del CC., con l’espressione che: “ogni tipo di attività esercitata abitualmente e professionalmente, deve essere effettuata operando con una Partita IVA”.
Inoltre sarà necessario tenere a mente che per il Fisco italiano un’attività si considera abituale e non continuata, quando questa si manifesta per più di una volta durante l’anno solare. Pertanto se l’attività si ripete, s’intende abituale.
Il valore intellettuale
Altro componente fondamentale per la prestazione occasionale, è la professionalità. La componente che entra in gioco in maniera intellettiva, dovrà essere considerata la parte dominante della prestazione di lavoro.
Lavoro autonomo occasionale: come relazionarlo con la dichiarazione dei redditi
Nel modello 730 o Redditi P.F. tutti quei redditi derivanti dal lavoro autonomo occasionale, saranno da includere nella categoria dei cosiddetti redditi diversi. Si tratta di una categoria in cui ritroviamo inclusi i redditi imponibili IRPEF, come indicato dall’art. 6 del TUIR.
Se si percepiscono redditi da prestazione occasionale, bisognerà verificare ogni anno, l’eventualità di dover presentare la dichiarazione dei redditi.
Sono perseguibili due procedure nell’ambito degli adempimenti fiscali:
- Procedere alla compilazione del modello 730, se vengono percepiti anche redditi da lavoro dipendente o assimilati.
- Provvedere alla compilazione del modello Redditi PF. La preferenza sarà attuabile nel caso in cui non si ha un sostituto di imposta, o se non si ha un credito per cui avanzare domanda di rimborso.
Possibile esenzione da dichiarazione dei redditi
Si sente spesso parlare di avere la possibilità di essere esenti nel presentare la dichiarazione dei redditi, con il lavoro autonomo occasionale.
L’eventualità si potrebbe profilare nel caso in cui non vengano percepiti altri redditi nel corso dell’annualità. Infatti la dichiarazione dei redditi è dovuta solo nel caso che vengano superati compensi che facciano superare la soglia dei €4.800. la soglia è da intendersi ovviamente lorda.
A tal riguardo però non mancano errori e fraintendimenti. Sarà bene pertanto tenere a mente che l’ammontare della detrazione fiscale relativa la compenso annuale entro € 4.800, sarà pari a € 1.104.
In questo caso si profila la detrazione che compensa per intero l’imposta (IRPEF), dovuta in merito alla prestazione occasionale. Ecco perché trova fondamento il profilarsi dell’esenzione dalla presentazione della dichiarazione dei redditi annuale.
Lavoro autonomo occasionale, obbligo di presentazione dichiarazione dei redditi
Pertanto dopo aver veduto la regola dell’esonero della dichiarazione fiscale, l’obbligo si profila nel caso in cui vi siano le condizioni esattamente opposte.
Sarà da tenere a mente che ne caso di presenza di prestazione occasionale, contestualmente ad altre forme di reddito, bisognerà provvedere alla compilazione della dichiarazione dei redditi. Tutti i redditi percepiti saranno da includersi in fase di dichiarazione, senza alcun diritto di accesso ad esoneri applicabili.