Cassa Integrazione straordinaria: ecco le novità luglio 2021

La cassa Integrazione straordinaria è la misura messa a disposizione delle Aziende in difficoltà. Vediamo le novità che scendono in campo, al fine di evitare i licenziamenti.
cassa integrazione
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La cassa integrazione straordinaria volge ad offrire aiuto ai datori di lavoro che non intendono licenziare i propri dipendenti. L’ultimo decreto – legge varato lo scorso 30 giugno a firma del Governo Draghi, vede novità a salvaguardia dei posti di lavoro. Scopriamone di più in merito.

Cassa integrazione straordinaria: chi sono gli aventi diritto

Con il nuovo decreto legislativo Sostegni bis le Imprese che lo riterranno opportuno, potranno beneficiare della nuova misura a sostegno dei propri dipendenti. La nuova CIG straordinaria indetta dallo scorso 1° luglio fino al prossimo 31 dicembre, sarà accessibile solamente ad alcune Aziende. La misura spetta a coloro che siano in grado di dimostrare un calo del proprio fatturato nella misura pari al 50% nei primi 6 mesi dell’anno 2021, in relazione allo stesso periodo dell’anno 2019, pre allarme Covid-19.

È bene ricordare che fino allo scorso 30 giugno 2021, grazie al primo Decreto Sostegni per le Imprese che ne hanno avanzato istanza, è stato possibile accedere alle 13 settimane di cassa integrazione, andando ad utilizzare la causale Covid-19.

Sono da ritenersi tagliate fuori dal vincolo temporale, tutte le imprese che hanno accesso:

  • Alla Cassa Integrazione in deroga (CIGD) che rimandi alla causale Covid-19
  • Le Imprese che hanno accesso all’Assegno Ordinario Fis (ASO)

Con la nuova cassa integrazione straordinaria, ecco le novità per i lavoratori

Le novità che troviamo essere state introdotte nella CIG, presenta diverse novità per i lavoratori delle Aziende che ne avanzano richiesta. Tra le altre integrazioni introdotte, c’è anche quella che permette alle  Imprese di andare a riformulare la CIG, in caso di occasionali incrementi di produzione. Così facendo andrebbero di volta in volta concordata la riduzione oraria, nei limiti del normale assetto lavorativo.

Il lavoratore con l’avvio della CIG, non potrà essere quindi più un soggetto licenziabile, e la sua retribuzione sarebbe pertanto:

  • Determinata al 70% della retribuzione mensile spettante.
  • Non più subordinata ai massimali indicati dalla CIG ordinaria.
  • Sarà presente la contribuzione figurativa.
  • Non vedrà la contemplazione del contributo addizionale.

Tutte le novità introdotte nella Cig straordinaria

La nuova cassa integrazione straordinaria, è stata appositamente riformulata per poter offrire una possibile ripresa alle Aziende e alle Imprese, dopo la crisi post Covid-19. Si intende quindi incentivare la conservazione dei posti di lavoro in essere, andando così ad agevolare la ripresa produttiva delle attività. Un’altra sostanziale novità introdotta, arriva dalla riduzione delle ore lavorative, che non può eccedere nella misura dell’80%, e in rare eccezioni in quella del 90%.

È bene inoltre rammentare che come stabilito dal Decreto legge Sostegni bis il blocco dei licenziamenti  è stabilito fino al prossimo 31 ottobre per tutte quelle Imprese o Aziende che  si avvalgono della  CIG in deroga, FIS o Fondi di solidarietà. I settori toccati da tale provvedimento sono: il settore del terziario,l lavoro a somministrazione, e il settore dell’artigianato.

Vediamo nel dettaglio le altre caratteristiche, che la differenziano dalla CIG che già conosciamo:

  • La durata massima della cassa integrazione, non potrà superare le 26 settimane.
  • La sua formulazione non potrà essere pari a zero ore.
  • La nuova identità della CIG, non si contrappone alla vecchia formula. Pertanto rimangono invariate le quantità di ore previste con la CIG ordinaria, già in precedenza messe a disposizione delle Imprese.
  • Compari che saranno interessati dalla nuova formulazione della CIG:
    • tessile
    • abbigliamento
    • pelletteria

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