Bonus matrimonio: accesso a fino a 25mila euro per dire “si”

Il Bonus matrimonio arriva a sostegno del settore del wedding che ha sofferto a causa delle restrizioni legate all’emergenza sanitaria. Scopriamone il suo meccanismo, e come si accede.
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Il Bonus matrimonio è un sostegno che si è reso necessario dopo l’arresto totale del comparto del wedding. A seguito dell’emergenza pandemica e delle inevitabili serrate, è stato generata un’onda di rinvii per tutti quegli eventi messi a calendario tra il 2020 e i primi mesi del 2021.

Il danno economico per le PMI è stato devastante. Alcune attività hanno cessato di esistere, dopo aver cercato di resistere al fermo degli incassi. Tutto il comparto wedding e le attività toccate dall’organizzazione degli eventi, stanno pagando ancora oggi, il lungo stop forzato.

Agevolazione in arrivo, grazie al decreto legge Sostegni

Il governo ha incluso nel Decreto legge Sostegni il bonus matrimonio. Si tratta di un’agevolazione che è stata concepita per andare incontro alle esigenze economiche sia delle famiglie, che delle piccole e medie imprese italiane.

La sua formulazione ne permette l’utilizzo sia dai privati che dalle Aziende, salvo restando di essere in possesso dei requisiti necessari all’accesso. In data antecedente al decreto Sostegni, i futuri sposi  avevano a disposizione il congedo matrimoniale dell’INPS e in alcuni casi un assegno spendibile nei 30 giorni successivi all’evento.

Bonus matrimonio per le Aziende: cos’è, come si configura e accesso

Da inizio emergenza Covid-19 a oggi, è stata stimata una perdita complessiva del comparto wedding, pari a oltre €26 miliardi. L’onda d’urto che ha investito il settore legato al giorno del “si” ha impattato fortemente su oltre 8.500 location, 8.000 agenzie fotografiche, 2.500 floral designer, 2.000 catering e oltre 3.500 wedding planner. Ad essere toccati di rimbalzo sono anche i servizi di noleggio auto, le sartorie, il mondo dell’estetica, il settore viaggi, le strutture ricettive, l’arredamento, e tanti altri piccoli operatori.

Per le Aziende il bonus si configura sotto forma di un contributo a fondo perduto. I requisiti necessari sono:

  • Fare parte del comparto legato al wedding.
  • Si deve essere impiegati e riconosciuti a mezzo codice ATECO.
  • Azienda che svolga attività d’impresa, professione, arte o che abbia una fonte di reddito agrario.
  • Essere attivi nel settore della ristorazione collettiva.

Le Aziende potranno avere accesso al contributo a fondo perduto pari al 30% della differenza risultante tra il calo del fatturato dell’anno 2020, e il 2019. Coloro che avranno costituito la propria azienda tra il 2019 e il 2020, sarà possibile avere accesso ad un fondo di importo pari a €5 mila.

Per inoltrare la domanda sarà necessario formulare un’autocertificazione attestante: il proprio codice Ateco, e la documentazione in merito al calo di fatturato.

Bonus matrimonio per gli sposi: cos’è, come si configura e accesso

Per i futuri sposi il bonus che li riguarda prende in considerazioni gli anni 2021,2022, e 2023. La neo coppia potrà beneficiare di una detrazione pari fino al 25 % delle spese contratte per la cerimonia. Il massimo consentito per l’ammortamento, è la spesa di €25 mila.

La detrazione di fatto verrà spalmata su un quinquennio, grazie a5 rate dei pari importo. Le spese che è possibile portare in detrazione riguarderanno:

  • Il servizio di wedding planner per l’organizzazione dell’evento.
  • I servizi legati al catering e alla ristorazione.
  • L’eventuale affitto della location.
  • L’allestimento floreale, con gli accessori.
  • L’abito della sposa e dello sposo.
  • Il servizio fotografico personalizzato
  • Il supporto estetico di make up e di hairstyle

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