Il lavoro per l’uomo e la donna è volto alla gratificazione personale, oltre che al raggiungimento di una stabilità economica. Ogni lavoro ha la propria identità e conferisce comunque dignità a chi lo svolge. Talvolta però a incarichi pesanti, onerosi, poco gratificanti e impegnativi, non viene riconosciuto un adeguato compenso in denaro.
Lavoro: come diventare ricchi con un semplice impiego
È lecito quindi domandarsi se vi sia un modo per lavorare in una modalità gratificante sotto ogni aspetto, arricchendosi nello stesso tempo. Di primo acchitto sembrerebbe un ragionamento davvero utopistico, ma a pensarci bene analizzando con giudizio la nostra situazione lavorativa, potremo scoprire che non si stanno compiendo voli pindarici. Vediamo come fare.
Analisi patrimoniale e ottimizzazione delle risorse
Come primo step bisogna necessariamente valutare la nostra situazione finanziaria e patrimoniale. Alla luce della situazione salariale italiana attualmente in essere, uno stipendio medio possiamo dire che si attesti sui €30 mila annui. Il nostro portafoglio quindi per riempirsi in maniera cospicua tanto da permetterci una vita molto agiata, dovrebbe riuscire a riempirsi dignitosamente nell’arco di almeno 20 anni. Insomma decenni senza uno spreco, all’insegna del risparmio puro.
È pur vero che la formula magica per far lievitare le banconote non è ancora stata scoperta. Si potrebbe però iniziare a considerare alcuni punti cardine, per favorire la nostra crescita economica:
- Attenta analisi delle proprie capacità professionali
- Accrescimento delle nostre competenze
- Ottimizzazione delle entrate evitando gli sprechi, ma non le gratificazioni
- Attivare una filosofia del risparmio, obbligandosi al versamento di piccole cifre mensili. Tali importi seppur di piccola identità, dovranno divenire intoccabili.
Porsi delle domande e attuare calcoli
Come per tutti gli obiettivi che si intenda raggiungere, anche in questo caso la pianificazione è la prima cosa da fare. Per poter quindi conquistare la meta economica che ci prefiggiamo, dovremo interrogarci in merito a:
- Effettivamente a che target di stipendio bisogna ambire per realizzare la mia soglia di tranquillità economica.
- Stilare un elenco dettagliato di quelle che riteniamo possano essere le spese a cui non ci si potrà sottrarre, a lungo termine.
- In che misura ci è possibile operare dei tagli alle spese a medio e lungo termine, al fine di poter risparmiare e accantonare denaro.
- Quale tipologia di investimento si è in grado di affrontare senza incorrere in notti insonni.
- Elencare in modo dettagliato quelle che potrebbero rivelarsi spese inutili, e sprechi economici. Individuare le spese non strettamente necessarie, a cui si può rinunciare con serenità, senza procurarci frustrazioni, e stress.
Operare investimenti
Per vedere migliorare la propria condizione economica, ci si po’ accostare al mondo dell’investimento finanziario. Certamente più vorremo abbreviare il tempo di attesa di veder realizzato il nostro obiettivo, è più sarà significativa l’incidenza del rischio finanziario.
È noto a tutti che il margine di rischio è correlato al potenziale ritorno economico. Spesso l’accantonamento di un capitale da destinarsi esclusivamente all’investimento, è la strada più giusta da perseguire. Tale indicazione è di certo vincente nel caso in cui si voglia operare nel settore immobiliare. Fondamentale sarà affidarsi a degli esperti evitando il fai da te. Altra alternativa è quella di cimentarsi nello studio dei mercati degli investimenti, arrivando così a stabilire le giuste mosse da attuare.
Formarsi, ottimizzare, risparmiare, investire
Sembra essere quindi questo il mantra da mettere in atto al fine del raggiungimento del nostro scopo. Tutto dovrà essere messo in equilibrio tra la nostra voglia di agiatezza economica, e i nostri reali bisogni. Forse non diventeremo mega miliardari, ma conquisteremo quel benessere economico e personale, che ci farà sentire in capo al mondo magari semplicemente bevendo del vino ghiacciato, sapendo di avere tutti i nostri conti saldati a fine mese.
