Il Sovraindebitamento è sempre più frequente per famiglie e consumatori italiani, che non sono soggetti a procedimenti fallimentari. Purtroppo il contesto socio economico che stiamo attraversando nell’ultimo biennio, ha prodotto un gran numero di debitori. Si rende quindi necessario un patteggiamento, un concordato economico, al fine di operare una procedura di rientro dei debiti, seppure in forma ridotta.
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Sovraindebitamento: che cos’è?
La procedura del Sovraindebitamento si configura attraverso la Legge n°3 del 2012 che accorre in aiuto del debitore. Con tale normativa si potrà ridurre o addirittura veder azzerato il proprio debito. Il procedimento vede il debitore essere assistito dall’Occ (Organismo di composizione della crisi). Si tratta di una vera e propria istituzione adibita alla valutazione della richiesta da parte del debitore, andando a nominare i gestori della crisi. Verranno quindi passati al vaglio tutti i documenti, al fine di redigere una relazione specifica. È facile quindi dedurre che il debitore avrà un’elevata possibilità di versi rifiutata la contrattazione debitoria, nel caso questa sia dovuta ad un suo comportamento sconsiderato. Il Giudice incaricato a seguire tale procedimento, si pronuncerà in merito alle modalità e alle tempistiche, che consentiranno il pagamento dei debiti, nel termine dei successivi 4 anni. In questo lasso di tempo il debitore verrà costantemente monitorato. Pertanto se sarà in grado di produrre almeno il 10% del debito accumulato, questi sarà tenuto al versamento di tale importo. In caso invece che il suo guadagno non arrivi al pari importo della soglia del 10% dei suoi debiti, allora sarà esentato dal versamento dei propri debiti.
Il tribunale potrà concedere una sola opzione nell’arco della vita di un debitore, per vedere annullati tutti i debiti accumulati.
Come cancellare i debiti?
Per vedersi cancellati i propri debiti, sarà possibile formulare un accordo con i creditori. Per far sì che si abbia l’omologa da parte del Tribunale, sarà però necessario avere il consenso dei creditori sulla stima del 60% del totale valore dei debiti contratti.
In questo caso il debitore potrebbe riuscire ad ottenere il beneficio della liberazione dei debiti non onorati, andando a proporre il pagamento di una percentuale. Resta esclusa da tale opzione sia l’IVA, che tutta quella serie di tributi di competenza dell’Unione Europea.
Un’ultima possibilità che un debitore può mettere in campo al fine di liberarsi definitivamente dai propri debiti, è quella di mettere in liquidazione i suoi beni. In questo caso con questa procedura verranno messi a disposizione dei creditori, tutti i beni in possesso del creditore. Immobili e mobili, e tutto ciò che risulta essere monetizzabile, verrà messo a disposizione dal debitore stesso, al fine di provvedere al pagamento delle somme dovute.
Con questo procedimento i creditori saranno certi di poter rientrare almeno di una parte dei crediti, non lasciando vano alcun tentativo della risoluzione debitoria.
Potranno così accedere alla procedura di sovraindebitamento:
- Artisti e professionisti
- Associazioni, fondazioni, onlus, associazioni sportive, associazioni di volontariato
- Imprenditori agricoli
- Start up
- Imprenditori con un attivo patrimoniale non superiore a €300 mila, e debiti non superiori a €500 mila
- Consumatori che abbiano contratto debiti al di fuori della sfera professionale