Interpump azioni in recupero: ora c’è grande interesse

Interpump azioni sotto i riflettori dopo le ultime news della settimana corrente. Scopriamo le possibili evoluzioni del titolo azionario italiano.
Interpump azioni
Interpump azioni

Interpump azioni che suscitano interesse all’avvio della settimana in corso, riuscendosi a destreggiare anche in controtendenza rispetto al Ftse Mib.  Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza in merito all’andamento azioni Interpump, che stanno interessando sempre più gli analisti finanziari.

Interpump azioni che all’apertura dei mercati finanziari a inizio settimana, si sono fatte notare con un vistoso calo di quasi un punto di percentuale. Certo che da inizio 2022 il colosso italiano detiene un saldo in negativo che ha raggiunto quota 38%.

Interpump Group ad oggi si presenta come colosso italiano mondiale, nel comparto produttivo di pompe ad alta e altissima pressione ad acqua. L’Azienda risulta essere specializzata da tempo anche nel settore oleodinamico.Interpump azioni

Interpump azioni: cosa sta accadendo a Piazza Affari

Nell’ultima seduta del 13 aprile 2022 alla borsa di Milano il prezzo Interpump azioni si è presentato all’apertura a quota 39,70. Il massimo del giorno si è fissato poi a 39,98 e il minimo ha sfiorato 39,36. Le azioni Interpump previsioni che vedono prendere a riferimento il calo mostrato del -0.20 per cento. Ecco quindi che potrebbe prendere spazio un’evoluzione di breve termine al ribasso.

Volendo prendere in considerazione a riferimento l’indice FTSE Italia All Share, ecco notare una variazione negativa delle Interpump azioni pari al -0.43 per cento, rispetto alla giornata azionaria precedente. I pezzi scambiati delle Interpump azioni hanno generato un volume pari a 206,218 portandosi sotto sia al valore della seduta precedente, che a quello della media settimanale.

Ciò porterebbe quindi a determinare una decrescente partecipazione da parte degli operatori finanziari. Azioni Interpump tempo reale con gli esperti quindi che stando a tali suggerimenti indicano possibile l’approssimarsi di una nuova fase a volatilità ridotta.

Interpump azioni: novità in arrivo

Interpump azioni da qualche giorno sono finite sotto la lente d’ingrandimento degli esperti finanziari. le ultime notizie sono trapelate dopo che a mercati finanziari chiusi,  il colosso italiano ha dato l’annuncio di aver acquisito, attraverso la controllata Transtecno, l’80% di Draintech. Altra notizia molto interessante è che la società Draintech ha messo a punto  nel 2021 ricavi pari a 3,8 milioni di euro, con un 20% circa di EBITDA margin.

Borsa italiana oggi in perfetta simbiosi in avvio della settimana finanziaria, con le altre piazze europee. Andiamo ad individuare a detta degli analisti, quali i titoli borsa italiana da comprare, o comunque da tenere d’occhio nei prossimi giorni.

Borsa italiana: Ftse Mib, FTSE Italia All-Share, FTSE Italia Mid Cap e FTSE Italia Star a tutto sprint

La quotazione borsa italiana nella giornata del 28 marzo 2022 è stata caratterizzata con il Ftse Mib in salita. Durante la giornata abbiamo assistito ad un’ascesa pari al 2.3%, confermando così il trend rialzista, in tersa sessione consecutiva. Borsa italiana in tempo reale, entusiasmante, oggi. Non è stato da meno neppure il Ftse Italia All-Share che si è portato in avanti andando a toccare 27.357 punti. Si fa notare anche il FTSE Italia Star portando a casa oggi un +0,49%, mentre il FTSE Italia Mid Cap sale con un +1,31%.

Borsa italiana tempo reale: azioni che si mettono in mostra oggi

Titoli borsa italiana da comprare o comunque da monitorare, oggi ve ne sono stati diversi. L’interesse degli operatori finanziari è stato catturato tra gli altri da Alerion Clean Power con un +4,12%, Autogrill con un +4,56%, OVS (+5,49%), e Antares Vision (+4,68%). Giornata top anche per i titoli bancari hanno brillato:  Saipem con un +8,10%, BPER  con +4,19%,Unicredit con +4,87%, e Generali Assicurazioni  con un +4,43%.

Borsa italiana quotazioni in ribasso: a chi è toccato scendere i gradini di Piazza Affari

Titoli in discesa oggi con Leonardo che registra un -1,48%, mentre Mutuionline cala del -1,50%. Oggi anche il titolo Carel Industries, accusa un calo azionario del – 0,64%.

Borsa Italiana che di certo non sta viaggiando in acque tranquille, stando ai venti di guerra tra Russia e Ucraina. A seguito degli ultimi accadimenti ci si sta chiedendo se un possibile default sotto il cielo di Mosca, possa mettere in allarme i risparmiatori italiani. Cerchiamo di approfondire meglio l’argomento.

Borsa italiana e possibile crollo finanziario della Russia

I risparmiatori italiani vedono in un possibile tracollo finanziario della Russia, una minaccia per quanto guadagnato con la borsa italiana. A quanto pare il nostro Paese unitamente all’Europa si trova ad essere collocato nella lista di chi dovrà ricevere i pagamenti sulle obbligazioni in rubli.

Di certo a essere interessati da tale evenienza, sarebbero più che altro i bond statali, piuttosto che quelli societari notoriamente in uso quale prodotto di investimento. Proprio a tal senso ecco che nei giorni scorsi abbiamo visto la presenza tra gli obbligazionisti Gazprom rimborsati lo scorso lunedì, anche Fideuram, Intesa Sanpaolo private banking. Seppure per pochi milioni questi risultavano essere esposte a causa di un investimento in un fondo di Aberdeen.

Cosa sta accadendo a Mosca

Bloomberg ha esordito lo scorso con un indice che vede gli spread creditizi in dollari ampliarsi in maniera esponenziale. Sono giunti a livelli che non si registravano più dalla metà del 2020. Di fatto al momento la Russia è già tagliata fuori dai mercati finanziari internazionali, con le rigide sanzioni imposte dagli Stati Uniti e dai suoi alleati. Alla luce degli ultimi accadimenti sarà improbabile che si possa giungere un ragionevole accordo per attuare una ristrutturazione del debito.

Quando si prevede il default della Russia

La Borsa italiana si sta preparando alla data del prossimo 15 aprile. È stata stimata essere questa la data fatidica del default russo. Il giorno sancisce la fine della proroga dei 30 giorni concessi, sul superamento delle cedole che il governo russo deve sulle obbligazioni in dollari aventi scadenza nel 2023, e 2043. L’allerta è al massimo livello, anche se ci si attende il colpo di scena dell’ultimo minuto.

 

 

 

Borsa italiana oggi 4 marzo vede il Ftse Mib accusare la perdita del 4%.  Stavolta ad essere interessati dal sell-off sono gran parte dei titoli protagonisti a Piazza Affari. Neanche un colosso bancario come Intesa Sanpaolo ne rimane immune. Cerchiamo di comprendere meglio cosa sta accadendo.

Borsa italiana: le banche sotto scacco dei venti di guerra

Al momento seppure i segnali che si colgono non sono di quelli più rassicuranti, non si dovrebbe assumere un tono allarmistico in merito alle nostre banche italiane. Le esposizioni che i nostri istituti di credito detengono su suolo russo, non dovrebbero dare grandi problemi alla loro stabilità finanziaria.

Pertanto gli investitori potranno ancora dormire sonni tranquilli, malgrado il susseguirsi di notizie, affatto rassicuranti. Detto ciò Banca Intesa e Unicredit non vedono la possibilità di veder vacillare la solidità delle loro strutture finanziarie.

Banche europee e Russia: le news

Diversi istituti di credito europei nelle ultime ore pare abbiamo dato il via al congelamento delle attività finanziarie legate alla Russia. Ciò si è reso necessario al fine di andare a contrarre il rischio di mettere a repentaglio la propria solidità finanziaria.

Le notizie dell’ultima ora vedono ancora Banca Intesa Sanpaolo tirarsi fuori da tale sciama, me è molto probabile che anche l’istituto bancario possa seguire a breve l’esempio delle sue colleghe d’oltralpe.

Il titolo bancario cola a picco nella Borsa Italiana

Anche in maniera più contenuta rispetto agli altri titoli bancari, anche Banca Intesa Sanpaolo ha accusato nella giornata di ieri un ribasso pari al 3%. Stamane a Piazza Affari il titolo bancario si è presentato a € 1,989 mostrando uno scivolone del 4.56%. il volume delle azioni scambiate ha subito anch’esso una battuta d’arresto attestandosi a 78 milioni di titoli, contro 119 milioni di media negli ultimi 30 giorni. Trema la Borsa italiana.

Gruppo Intesa su suolo russo vede la presenza di Intesa Russia che conta 28 filiali e mille dipendenti. Il suo asset è pari a 1 miliardo di euro. Sul versante ucraino Intesa vede invece il suo controllo su Privex Bank.

 

Borsa Italiana con gli istituti bancari che inevitabilmente accusano il conflitto in corso nell’Est Europa. Le agenzie di rating internazionale si sbilanciano una volta di più per cercare di fornire delle indicazioni precise su quello che sarà l’andamento delle borse internazionali. Borsa in ansia.

Borsa italiana, banche con esposizione russa: cosa sta accadendo.

Gli ultimi accadimenti che vedono coinvolte nel conflitto bellico Russia e Ucraina, stanno dando origine a ripercussioni nei mercati finanziari internazionali. A destare forti preoccupazioni sono stavolta gli istituti di credito che hanno importanti esposizioni messe in atto con portafogli d’investimento, investment banking e operazioni di corporate.

A quanto pare oltre che a Société Générale, anche il colosso bancario italiano UniCredit vanta un gran numero di operazioni attualmente in corso in Russia. Anche se in ambo i casi le esposizioni su territorio russo sembrano essere peri a meno al 2% del totale delle esposizioni, la tranquillità non è affatto un dato certo.

Cosa dicono le agenzie di rating.

L’agenzia Fitch in merito alle esposizioni bancarie su suolo russo ci tiene a precisare che nel caso in cui si dovesse assistere ad un congelamento totale degli investimenti operati dalle due banche maggiormente esposte citate in precedenza, ciò non avrebbe un impatto tale da togliere il sonno ai suoi investitori.

A tal riguardo viene stimato che il Common Equity Tier 1 ratio consolidato di Société Générale registrerebbe un calo pari a circa 40 pb, mentre quello dell’italiana UniCredit, sarebbe del 15 pb circa.

Quanto è esposta Unicredit presente nella Borsa Italiana

Italia e Francia con le loro due rispettive rappresentanze bancarie, evidenziano una rilevante esposizione oltreconfine, verso la Russia. La francese Société Générale e la nostrana Unicredit vantano verso le controparti russe, rispettivamente circa 15 e 10 miliardi di dollari, alla data del settembre passato.

Volendo rapportare tale stima guardando le altre banche dell’Europa occidentale, queste mostravano un’esposizione combinata pari a circa 17 miliardi di dollari. Si teme però che malgrado la contenuta esposizione e l’autofinanziamento delle controllate si possano andare a creare delle svalutazioni creditizie, in crescita per l’anno in corso. Ecco quindi che verrebbero intaccati gli utili dei colossi bancari.

Un altro scenario finanziario possibile che potrebbe ripercuotersi su tutte le borse europee compresa la borsa italiana, vedrebbe aumentare sostanzialmente gli oneri per svalutazione crediti di alcuni istituti di credito. Rimane però sempre un margine di manovra dettato dato dagli ampi profitti, prima di una effettiva svalutazione bancaria. Insomma banche sotto pressione, ma permangono al momento utili alti.

Borsa italiana oggi ancora tiene con il fiato sospeso, soprattutto il settore bancario. La crisi ucraina si sta facendo sentire pesantemente su tutti i maggiori mercati internazionali, facendo registrare da un lato preoccupanti battute d’arresto, e dall’altro vertiginose impennate delle quotazioni dei beni primari.

Banche in primo piano: borsa italiana Unicredit e Intesa Sanpaolo

A quanto pare sono proprio le banche a risentire pesantemente del contraccolpo inferto ai mercati azionari, dallo scenario bellico russo. Gli istituti di credito europei che presentano un’esposizione importante nei confronti della Russia, hanno un asset a rischio. Dopo le preoccupanti dichiarazioni del presidente Putin, e con l’Europa che gli fa da contraltare anticipando drastiche sanzioni, il clima è davvero tirato. Borsa italiana oggi quotazioni  sempre sotto attenta osservazione.

Le nostre banche maggiormente coinvolte sono Unicredit e Intesa Sanpaolo. Per la prima abbiamo assistito ad un pesante crollo pari all’8,6% andando così a a quota € 12,80. L’istituto bancario guidata da Messina è stata vittima di un ribasso del 7%, facendo registrare € 2,43 di valore.

A tal riprova viene evidenziato l’indice EURO STOXX Banks in cui è chiaro un preoccupante calo pari a  8,15% a quota 96,5 punti. Tale situazione non si era più manifestata dallo scorso settembre 2021. Ecco quindi che tra i titoli che peggio hanno reagito alla crisi tra Ucraina e Russia trovano spazio:

  • Austria con Raiffeisen Bank, e Erste Bank
  • Italia con UniCredit.
  • Francia con SocGen
  • Germania con Deutsche Bank

Unicredit e la Russia

I vertici del colosso bancario italiano Unicredit, prontamente hanno provveduto a rassicurare investitori e mercati, dichiarando a Reuters, sottolineando che la controllata in Russia rappresenta ad oggi una quota inferiore al 4% del patrimonio complessivo di rimando al gruppo bancario italiano. Inoltre risulta questa essere pari ad una percentuale decisamente ancora più bassa, in merito agli asset totali, e agli attuali impieghi. La nota poi prosegue ponendo l’accento sui ricavi che su terra di Putin incide per il 3% sul totale gruppo bancario e del capitale destinato. Inoltre viene precisato che la copertura sulle non-performing exposures ha veduto una crescita pari all’84%. Insomma a quanto detto Il bilancio della controllata Unicredit su terra russa, risulta essere autofinanziato, e con una grande liquidità. Borsa italiana azioni bancarie da monitorare ora dopo ora a quanto pare.

Le altre banche europee e la crisi Russia/ Ucraina

C’è comunque molta tensione in tutta Europa per gli accadimenti russi che ora dopo ora stanno mettendo a repentaglio gli equilibri sociali, ed economici di milioni di persone. Gli inglesi della Lloyds dichiarano di essere in allerta informatica temendo attacchi da parte della Russia.

Dal canto suo l’austriaca Raiffeisen Bank International non si sbilancia sull’impatto inevitabile sulle sue attività in Russia, specificando però che queste sono ben autofinanziate. Dalla Germania giunge voce da parte della Commerzbank che asserisce di essere marginalmente coinvolta in quanto  esposizione in Russia e Ucraina risulta essere molto gestibile.

 

 

Nella Borsa Italiana l’indice Ftse Mib40 rappresenta il valore di riferimento  dei mercati azionari italiani. I dati registrati nella scorsa settimana ci hanno fatto percepire un chiaro stato di incertezza sui mercati. I dati registrati nella giornata di oggi registrano un minimo pari a 24.676,53 e un massimo di 24.371,04. La chiusura precedente aveva fatto pervenire un 24.463,89. Oggi il trend è stato contrassegnato seppur molto timidamente, da un segno positivo. Regna comunque grande incertezza sui mercati azionari italiani e non , che determinano una continua alternanza di dati. Difficile quindi fari al momento, previsioni a breve termine. Resta però ferma l’attenzione tra alcuni titoli del FTSEMib40, che a detta degli analisti potrebbero riservare delle notevoli sorprese. Tra questi annoveriamo: Intesa, Interpump, Poste, A2a e Unieuro.

Borsa Italiana: Azioni Intesa

Il dato odierno riguardante Intesa Sanpaolo vede il titolo che registra un deciso rialzo pari a 1.43%. Ciò permette di formulare un’ipotesi rialzista a breve termine, per il titolo bancario italiano. Il massimo registrato oggi è pari a €2.3600. Il dato risulta essere maggiore rispetto a quello registrato durante la seduta di ieri. Pertanto è lecito pensare che gli esperti stiano vedendo chiaro in merito intesa Sanpaolo. Parere comunque che non cambia posizione con l’indice FTSE Italia All Share, che oggi ha registrato un segno negativo pari a -0.43 per cento rispetto a ieri.

Gli operatori hanno mostrato interesse, con il dato relativo ai volumi di scambio che ha evidenziato un valore pari a 110,708,400, in leggera flessione rispetto alla chiusura di ieri, ma in crescita su scala settimanale.

Borsa Italiana: Interpump azioni

Anche per  Interpump azioni la giornata si chiude con un sospiro di sollievo. Il titolo di riferimento del Gruppo operante nei settori acqua e olio oggi ha portato a casa un rialzo azionario pari a 1.37 di percentuale. In merito alla sua performance odierna su dell’indice  FTSE Italia All Share, si è potuto assistere ad una tendenza al segno meno, pari a -0.49 per cento, rispetto la giornata borsistica di ieri. Viene facile pensare ad una temporanea fase di stallo, con minimi e massimo abbastanza contenuti, in riferimento a quelli della giornata precedente. Per quanto concerne i volumi di scambio abbiamo potuto notare il raggiungimento di quota pari a 201,775 di pezzi. Tale cifra denota un incremento rispetto al valore registrato in precedenza. Insomma l’interesse per Interpump azioni  prosegue delineando così una probabile volatilità elevata.

Borsa Italiana: Poste Italiane sotto osservazione

La giornata per Poste Italiane è stata alquanto positiva. Un rialzo odierno  pari a 1.86%, fa ben intendere una tendenza la rialzo, tempi brevi. I volumi di scambio sono stati pari a 2,475,414 che testimoniano con il loro trend discendente, ad un momentaneo calo da parte degli investitori. Gli analisti delineano comunque una volatilità ridotta a breve termine.

Borsa Italiana: A2a

Per A2a gli analisti sono propensi a formulare un ipotesi a volatilità ridotta, dopo i segnali di oggi. Il rialzo registrato oggi pari a 0.34% è comunque un segnale che lascia intravedere a breve un rialzo. I volumi scambiati sono risultati essere 7.999.088, registrando un valore in discesa rispetto a quelli del giorno precedente.

Borsa Italiana: Unieuro da monitorare

Per il titolo Unieuro la seduta odierna in Borsa si è chiusa decisamente con un segnale positio, mettendo a segno un rialzo pari a 4.58%. Intuibile quindi che ci attenda una nuova tendenza al rialzo a breve termine. Il massimo registrato oggi si è configurato a €25.7200, dato superiore alla seduta di ieri. Con 347,619  di pezzi scambiati, viene confermato l’interesse da parte degli investitori, per il titolo Unieuro.

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