Lo scorporo Iva rientra in quelle procedure giornaliere che la categoria dei liberi professionisti con partita iva, o dei lavoratori autonomi, sono tenuti ad eseguire. Spesso però pur essendo un procedimento matematico di routine, diventa complicato metterlo in pratica in fase di compilazione delle fatture, ritenute o compensi per prestazioni. Di seguito alcuni consigli, corredati di esempi, per capire in cosa consiste lo scorporo dell’IVA e le istruzioni per effettuare correttamente il calcolo dell’imponibile partendo dal prezzo ivato.
Scorporo Iva: come si calcola?
La regola vuole che quando andiamo a calcolare l’iva di un servizio, o di un bene, si debba dividere l’importo in due parti ben distinte:
- il costo del bene escluso di IVA (imponibile)
- Iva relativa al bene o prestazione
Per procedere al questo calcolo possiamo fare riferimento ad una semplice formula mettendo come riferimento il valore 100:
100: aliquota IVA = importo senza IVA: valore IVA
La formula di base per lo scorporo dell’IVA
Avendo come riferimento valore 100:
100: (100 + aliquota IVA) = importo senza IVA: prezzo finale del ben
€100:1,22=81,96 per cui 100-81,96 = 18,04 che sarà l’importo dell’IVA
Come si calcola l’imponibile?
L’imponibile si calcola anche partendo dal prezzo ivato :1,22 (in caso di IVA al 22%, oppure 1,04 per IVA al 45 o 1,1 per IVA al 10%)
Esempio pratico per conoscere l’imponibile ossia il costo del bene o servizio privo di IVA, avendo come riferimento valore 400:
€400:1,22=327,86 imponibile
Per conoscere il valore dell’IVA sul prezzo finale possiamo procedere:
€400*1,22 = € 327,86 €327,86*0,22 = € 72,129 IVA quindi €327,86+€72,129= €400
Il calcolo dello scorporo IVA si rivela essere di fondamentale importanza per avere sempre sotto controllo l’importo effettivo dei debiti o crediti vantati nei riguardi di fornitori e clienti.
Inoltre nel caso si debba formulare un preventivo per tutti quei lavori che godono di aliquote agevolate.