Con il prossimo Bonus vacanze 2021, i fruitori vedranno alcune modifiche alle modalità per poterlo utilizzare al meglio. Si attendono novità al riguardo già dalla prossima stagione turistica, al fine di rilanciare e sostenere il settore del turismo in Italia, e non solo. La pandemia Covid-19 ha colpito duramente uno dei comparti fondamentali dell’economia italiana, toccando trasversalmente anche tutte categorie professionali collegate.
Le possibili novità previste dal bonus vacanze 2021 sono state anticipate ultimamente, dal ministro Massimo Garavaglia che ha dichiarato: “Abbiamo intenzione di sostenere l’emendamento che prevede l’estensione della validità dei voucher da 18 a 24 mesi e la possibilità di cederlo alle agenzie di viaggio”. Ecco le sostanziali modifiche che potrebbero interessare il Bonus vacanze 2021:
- la possibilità di utilizzo in più riprese, anche in strutture diverse
- eventuale cessione del credito alle agenzie di viaggio
- nuovi termini di utilizzo, fino al giugno 2022
Bonus vacanze 2021: come si ottiene?
Per poter usufruire del bonus Vacanze, è necessario scaricare l’App IO dei servizi pubblici PagoPa, e loggarsi con una chiave d’accesso, come può essere l’impronta digitale. Cliccare poi su Bonus sconti e andare poi a selezionare Bonus vacanze Agenzia delle Entrate. A quel punto basterà accedere a Richiedi bonus vacanze, e sarà stata inoltrata così la nostra domanda. PagoPa invierà poi una comunicazione con esito di verifica dei requisiti.
Bonus vacanze 2021: come si utilizza?
Il bonus può essere utilizzato immediatamente nella quota dell’80% presso la struttura ricettiva che si sceglie. E’ bene quindi accertarsi in fase di prenotazione, se la struttura che stiamo scegliendo aderisca o meno all’iniziativa governativa. Il restante 20% può essere impiegato come credito d’imposta nella nostra prossima dichiarazione dei redditi.
Coloro che hanno inoltrato richiesta per ricevere il bonus vacanze dal 1 luglio al 31 dicembre 2020, avranno tempo di poterne usufruire fino al prossimo 2021. Allo stato attuale della legislazione che ne regolamenta l’utilizzo, il suo impiego prevede che:
- deve essere utilizzato come 80% come sconto immediato, ed il restante 20% come credito d’imposta nella prossima dichiarazione dei redditi.
- Può essere utilizzato da un solo componente del nucleo familiare, anche se questi non è il richiedente dello stesso
- Deve essere utilizzato in un’unica soluzione
L’esercente della struttura ricettiva si vedrà eseguito un rimborso da parte dello Stato, sotto forma di credito d’imposta. In questa sezione sarà fondamentale l’emendamento al decreto Sostegni che andrebbe a consentire un utilizzo più ampio dell’agevolazione. Verrebbero così coinvolte le agenzie di viaggio, e diverse strutture recettive, in diversi momenti dell’anno.
Una ricerca effettuata da Federconsumatori lo scorso anno ha individuato che il tipo di struttura che ha raccolto con maggiore positività il Bonus vacanze, è stato quello degli agriturismi, mentre per gli alberghi non vi è stato un grande riscontro. Inoltre sempre lo scorso anno, sono stati erogati anche dei voucher vacanze alternativi regionali, per incentivare il settore turistico locale (Calabria e Piemonte).
Come viene utilizzato il credito d’imposta dalla struttura ricettiva?
Una volta ricevuto l’approvazione per fruire del bonus vacanze attraverso l’App, il gestore della struttura ricettiva potrà recuperare lo sconto applicato al cliente. Avrà quindi un credito d’imposta a compensazione da avanzare attraverso modulistica on line all’Agenzia delle Entrate. Altra possibilità sarà quello di cedere il proprio credito d’imposta, sempre tramite accesso alla propria area riservata sul portale dell’Agenzia delle Entrate.