Draghi: “Riapriamo dal 26. Prima scuole e attività all’aperto”

Il Presidente del Consiglio Mario Draghi dopo un lungo confronto con i vertici del nostro Governo si è pronunciato sui tempi e sulle modalità delle tanto attese riaperture in Zona Gialla.
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Draghi in conferenza stampa annuncia le attese riaperture

Al termine di un lungo confronto avvenuto nella giornata di oggi tra  Presidente del Consiglio Mario Draghi, Franco Locatelli coordinatore del Cts, e il presidente dell’Iss Silvio Brusaferro, poco fa in conferenza stampa il Premier ha comunicato: “La decisione di oggi anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla, ma introduce un cambiamento rispetto al passato. Si dà la precedenza alle attività all’aperto e alle scuole”. Prosegue poi il Premier Draghi: “Con la decisione di oggi il Governo ha preso un rischio ragionato e fondato sui dati che sono in miglioramento, ma non in modo drammatico. Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: quei provvedimenti che governano il comportamento nelle attività riaperte vanno osservati scrupolosamente».

Non sono mancate le tensioni durante il lungo incontro ai vertici del Governo italiano, ora che sono state comunicate le tanto attese riaperture. I cittadini sono stati invitati dal Presidente del Consiglio a mantenere comunque sempre  un  comportamento vigile, seguendo con attenzione le regole anti-contagio.

Riaperture, Italia in zona gialla dal 26

Con la decisione di oggi il governo guidato da Mario Draghi anticipa al 26 di questo mese l’introduzione della zona gialla in Italia, “ma ci sarà un cambiamento rispetto al passato. Daremo la precedenza alle attività all’aperto e alle scuole, anche alla ristorazione sia a pranzo che a cena”, ha dichiarato il premier durante la conferenza stampa.

“Con la decisione di oggi abbiamo preso un rischio calcolato e fondato sui dati che sono in miglioramento, ma non in modo drammatico. Questo rischio che incontra le aspettative dei cittadini si fonda su una premessa: quei provvedimenti – dalle mascherine al distanziamento – che governano il comportamento nelle attività riaperte vanno osservati scrupolosamente. Se i comportamenti corretti saranno osservati e la campagna vaccinale continuerà ad accelerare non ho dubbi che la possibilità che si torni indietro è molto bassa. Il rischio ragionato si tradurrà in un’opportunità straordinaria non solo per l’economia, ma anche per la nostra vita sociale” ha aggiunto Draghi.

Roberto Speranza, ministro della Salute, ha confermato che  riapriranno il primo giugno “alcune attività connesse alle palestre” mentre gli eventi fieristici potranno riprendere dal primo luglio.

“In base ai dati di evidenza scientifica nei luoghi all’aperto è molto più difficile contagiarsi rispetto al chiuso” ha aggiunto Speranza. “Un principio che applicheremo nella ristorazione e non solo, e ci riaccompagnerà nella fase di transizione. Con l’auspicio che, col passare delle settimane, il miglioramento della curva e l’aumento delle vaccinazioni, potremo programmare ulteriori aperture anche per attività al chiuso”.

Riapertura delle scuole di ogni ordine e grado

Draghi ha ufficializzato quindi il ritorno alla didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado a partire dal 26 aprile nelle Regioni gialle e arancioni, mentre per le zone rosse “resterà la didattica mista, in parte in presenza e in parte in dad”.

Spostamenti tra Regioni

Draghi ha annunciato che gli spostamenti tra Regioni saranno di nuovo consentiti tra le regioni gialle e con un pass per quei territori che avranno colori diversi.

Il Video della conferenza stampa di Mario Draghi

Dl Sostegni e pagamenti alle imprese

“A proposito del decreto sostegni, è segnato da rapidità dei pagamenti, dal 30 marzo a oggi sono stati pagati due miliardi nella prima settimana e nella seconda un miliardo, ma i pagamenti non sono ancora terminati”, ha spiegato Draghi. “Dovremo capire se introdurre cambiamenti nei prossimi sostegni. Il criterio adottato nel primo decreto è quello del fatturato, ma ha suscitato perplessità in tanti per vari motivi. Il ministero sta pensando ad aggiungere, oltre a quello del fatturato, anche un criterio che riguarda l’utile, l’imponibile fiscale, in modo da vedere esattamente i soggetti più colpiti dalla pandemia. Di contro però, i tempi per i pagamenti rischiano di allungarsi di tre o quattro settimane”.

Opere Pubbliche, Def e Recovery Plan

“Il ministro Franco ha enunciato il Def e l’entità dello scostamento di 40 miliardi. Non merita attenzione solo la cifra ma il percorso di rientro dal deficit, che è poco meno del 12%, solo nel 2025 si vedrà il 3%” ha spiegato Draghi.

“E’ chiaro che questa è una scommessa sulla crescita: se la crescita sarà quella che ci attendiamo da tutti questi provvedimenti, dal piano di investimento, dal Pnrr, dalle riforme, pensiamo che non servirà una manovra correttiva negli anni a venire. Il processo si traduce in un’uscita dal debito per effetto della crescita, altrimenti saranno necessari dei correttivi nei prossimi anni”. Intanto 57 opere pubbliche già finanziate ora potranno subito partire con la nomina dei 57 commissari: “Quando le vedo queste opere? Giovannini questo pomeriggio spiegherà il cronoprogramma con la data di apertura dei cantieri”.

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