Prosegue l’attesa per l’arrivo del Decreto Sostegno 2021, che si spera possa avvenire entro questa settimana. In base alla bozza del provvedimento vi sarebbero comunque alcune anticipazioni riguardanti le misure al vaglio del Consiglio dei Ministri, in particolar modo sull’eventualità di pace fiscale.
Secondo alcune indiscrezioni infatti, nelle bozze del DL Sostegni si parlerebbe di un maxi condono riguardante le cartelle esattoriali emesse dal 2000 al 2015. Si ipotizza dunque lo stralcio di tutte le cartelle relative al periodo fra il 2000 e il 2015 risultanti al di sotto di una determinata cifra, il cui importo non è ancora stato reso noto.
DL Sostegni: condono anche per debiti residui di rottamazione e saldo e stralcio
Sempre secondo quanto trapelato dalla bozza del Decreto, il provvedimento andrebbe ad impattare anche sulle precedenti rottamazioni ter, in particolar modo sui contribuenti con piani di rateizzazione in corso, le cui cartelle rientrino nel periodo interessato.
In questo modo si andrebbero ad eliminare anche parte dei debiti già definiti con l’adesione alla precedente sanatoria, andando così a dover ricalcolare il debito residuo, con la definizione di nuovi piani di rateizzazione. Questa manovra purtroppo porterebbe alla perdita delle somme precedentemente già pagate.
Alla base del nuovo esecutivo vi è la necessità di svuotare il “Magazzino” dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione, i cui crediti non riscossi negli ultimi vent’anni ammontano a ben 1.000 miliardi di euro. Già da tempo infatti il direttore dell’Agenzia delle Entrate Ernesto Maria Ruffini, aveva sollevato la questione della necessità di nuove regole.
La bozza del DL Sostegni dunque precisa che verrà eseguito l’annullamento automatico dei debiti residui, con soglia ancora da stabilire, relativi ai carichi dell’Agenzia delle Entrate dal 1° Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2015, tra i quali rientrano le cartelle comprese nelle definizioni rottamazione ter (Art. 3 del DL 119/2018), e saldo e stralcio (Art. 1, commi 184-198, L. 145/2018).
Hanno potuto beneficiare della sanatoria tutti i carichi affidati all’Agenzia delle Entrate dal 1° Gennaio 2000 al 31 Dicembre 2017, mentre non rientrano nella sanatoria del DL Sostegni quelli affidati nel 2016 e nel 2017. Restano inoltre esclusi altri due gruppi di debiti:
- Le somme dovute a titolo di recupero di aiuti di Stato; i crediti derivanti da pronunce di condanna della Corte dei conti; ed anche multe, ammende e sanzioni pecuniarie, derivanti da provvedimenti e sentenze penali di condanna.
- I debiti relativi alle risorse proprie tradizionali, e all’Iva riscossa all’importazione.