Bond Thailandia in Bitcoin a 3 anni per 200 milioni di Baht con cedola all’1,7%: novità sul mercato. La blockchain sbarca nei titoli di stato.
Dopo Toyota, la blockchain conquista anche il mondo dei titoli di stato thailandesi. Così, la scorsa settimana si è conclusa con un’importante novità non solo per il paese asiatico: il Ministero delle Finanze della Thailandia ha infatti annunciato l’imminente emissione di bond a 3 anni per 200 milioni di Baht, cioè 5,5 milioni di Euro, con cedola fissa dell’1,7% in Bitcoin attraverso l’istituto statale Krung Thai Bank.
Bond Thailandia in Bitcoin: minimo acquistabile mai così basso
Cambio di moneta che ha ovviamente comportato delle novità, a partire dal minimo acquistabile: non più gli ordinari 1000 Baht (30€), ma la modica cifra (è proprio il caso di dirlo) di 1 Baht, ovvero 3 centesimi di euro. Taglio massimo acquistabile: 500.000 Baht.
Blockchain per un mercato più trasparente e sicuro. Male per le banche che perdono il ruolo d’intermediario.
Quella della blockchain è una tecnologia capace di apportare miglioramenti al mercato finanziario, soprattutto in termini di trasparenza nella gestione delle operazioni.
Ad ogni titolo viene associato un codice all’interno del quale sono incorporate: data di scadenza, cedola e valore nominale. Inoltre, a ciascun trader è associato uno specifico codice alfanumerico.
Se a tutto ciò, si aggiunge il fatto che tutte le operazioni sul mercato vengono automaticamente ed immediatamente registrate, il risultato è presto fatto: innanzitutto, è molto più difficile (se non impossibile) vendere bond senza essere in possesso realmente del titolo – tentativo di frode abbastanza comune – per non parlare del fatto che sarà possibile procedere direttamente alla distribuzione delle cedole periodiche, senza intermediazione.
Conseguenza è il depauperamento del ruolo della banca quale intermediario per emittenti e acquirenti, con conseguente riduzione del profitto. Ciò abbasserà, quindi, anche il costo delle emissioni.