Coronavirus, voli cancellati: rimborso o voucher? Il Decreto Cura Italia prevede l’erogazione di voucher per i voli cancellati durante l’emergenza. La Commissione Europea e l’Antitrust ricordano il diritto alla libertà di scelta dei cittadini.
Coronavirus, voli cancellati: rimborso o voucher? Uno dei problemi causati dal Coronavirus è stato la cancellazione di numerosi voli nazionali e internazionali. Che fossero viaggi di lavoro o semplici vacanze, quello che è certo è che i biglietti aerei sono stati pagati al momento dell’acquisto da parte di privati o aziende.
La Legge 27/2020, ovvero la conversione del Decreto Cura Italia, prevede che i biglietti aerei di voli cancellati durante l’emergenza epidemiologica venissero tramutati in voucher utilizzabili entro 12 mesi.
Commissione Europea e Antitrust: ai cittadini libertà di scelta
Coronavirus, voli cancellati: rimborso o voucher? Ad intervenire in favore dei consumatori, l’Antitrust che non ha mancato di evidenziare come la somma sborsata per l’acquisto dei biglietti, in un momento di crisi economica come quello attuale, farebbe comodo a molti.
L’Autorità ha, infatti, pubblicato una segnalazione sull’art. 88 bis l. 27/2020, a seguito delle raccomandazioni emesse lo scorso 13 maggio dalla Commissione Europea. La Commissione si è espressa in favore della libertà di scelta dei consumatori: ai cittadini deve essere riconosciuta la possibilità di poter scegliere se accettare e usufruire del voucher o, in alternativa, se richiedere il rimborso.
“A fronte del permanere del descritto conflitto tra normativa nazionale ed europea – si legge all’interno della Nota emessa dall’Antitrust – l’Autorità [ndr] interverrà per assicurare la corretta applicazione delle disposizioni di fonte comunitaria disapplicando la normativa nazionale con esse contrastanti“.
Le associazioni consumatori con l’Antitrust: “impensabile far perdere il denaro a migliaia di consumatori per un’emergenza sanitaria di cui non hanno assolutamente colpa“
Unanime l’approvazione da parte delle associazioni di consumatori.
“Una decisione centrale che contribuisce a dare forza a quella che già da tempo era la nostra posizione. Impensabile far perdere il denaro a migliaia di consumatori per un’emergenza sanitaria di cui non hanno assolutamente colpa“, ha dichiarato Fabrizio Premuti, presidente dell’Associazione Konsumer Italia.
“Chiedendo ai consumatori di svolgere il ruolo pubblico di sovvenzionare e finanziare le imprese di viaggi e vacanze – tuona Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori – il ministro Franceschini [ndr] ha danneggiato lo stesso settore turistico, visto che nessuno prenota oggi le vacanze non avendo né la certezza di poter raggiungere il luogo di villeggiatura, né, in caso di annullamento del pacchetto turistico, di poter riavere i soldi spesi, ma solo un voucher“.