Scuola: come si tornerà in classe a settembre? Mascherine obbligatorie, numero di studenti per classe ridotto, niente ricreazione, orari d’ingresso scaglionati. Tutte le norme per alunni e insegnanti.
Scuola: come si tornerà in classe a settembre? Scuole chiuse ormai da oltre 2 mesi, una maturità 2020 che si annuncerà, se non unica, almeno prima nella storia. A questo scenario, si aggiunge l’incognita “scuola a settembre“: si tornerà in classe? Come si tornerà in classe? Quali regole dovranno seguire studenti e insegnanti?
Mascherine per gli alunni, ma è polemica sui costi a carico delle famiglie
Innanzitutto, è quasi da dare per scontato l’utilizzo di mascherine per alunni, insegnanti e personale ATA. Stando alle indicazioni, se la mascherina chirurgica non potrà essere utilizzata per oltre un giorno, questo comporterà una ulteriore ed ingente spesa per le famiglie, che potrebbero spendere dai 200 euro in su per poter garantire la sicurezza sanitaria dei propri figli.
Una spesa di notevole importanza, che ha spinto il presidente Unione Nazionale Consumatori, Massimiliano Dona, a dichiarare che “non è accettabile che sulle famiglie gravi una spesa ulteriore, che andrebbe ad aggiungersi alla stangata che già devono sostenere per mandare i figli a scuola, tra libri, corredo, trasporto, mensa“. Sarebbe auspicabile, quindi, che il Ministero dell’Istruzione fornisse mascherine ad ogni alunno. Ma ancora non è dato saperlo.
Classi ridotte, orari d’ingresso scaglionati e niente ricreazione: le altre norme
Non solo mascherine, anche orari scaglionati di ingresso, distanza di almeno un metro tra i banchi e riduzione del numero degli alunni per classe: si parla di massimo 20 alunni a classe. Al termine della sessione di lezioni, prima di accogliere una nuova classe, le aule dovranno essere sanificate.
Se la parola d’ordine della fase due è “evitare assembramenti“, sarà necessario dire addio alla ricreazione, alle assemblee d’istituto e a tutti quei momenti comunitari e formativi di gruppo.
Le nuove regole dovrebbero coinvolgere tutti gli alunni, dai 6 ai 18 anni.
Ovviamente tutto questo dipende dall’evolversi dall’epidemia, dal numero dei contagi e dalla fase due e non è escluso che, a settembre, si proceda con la didattica a distanza.