Nino Di Matteo , durante l’appuntamento con Massimo Giletti, a Non è l’Arena ha fatto una dichiarazione importante in diretta.
“Io ho ritenuto di intervenire soltanto perché è stato evocato l’episodio relativo al giugno del 2018, quando venne nominato il dottor Cosentini come Capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria” aggiunge “Ritengo di dover dire come si sono svolti i fatti, perché l’onorevole Giarrusso parlava di trattative tra l’attuale ministro Bonafede e la mia persona”.
Nino Di Matteo aggiunge inoltre: “io non ho mai fatto trattative con nessun politico non ho mai chiesto nulla a nessun politico, le cose sono andate ben diversamente! Sono stato raggiunto da una telefonata del ministro Bonafede, il quale mi chiese se ero disponibile e ad accettare il ruolo di capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria o in alternativa mi disse quello di direttore generale degli affari penali”.
Nino Di Matteo dopo la seguente telefonata decise di prendersi un paio di giorni per riflettere. Durante la la diretta con Giletti aggiunge: “importantissimi capimafia legati anche a Giuseppe Graviano ed altri e stragisti alla indiscrezione che, io potessi essere nominato capo, dicevano -se nominano Di Matteo è la fine -”.
Di Matteo chiese cosi 48 ore di tempo , andò a trovare il ministro 48 ore dopo avevo deciso di accettare la nomina a capo ma improvvisamente il ministro mi disse che sostanzialmente ci aveva ripensato e che nel frattempo avevano pensato di nominare il dottor Passettini e mi chiese di accettare il ruolo di “direttore generale Ministero” io, il giorno dopo gli dissi di non contare su di me perché non non avrei accettato.