Arcuri conferma: mascherine chirurgiche a 0,50 centesimi. “Stiamo lavorando all’azzeramento dell’Iva su questi dispositivi“.
Durante la conferenza stampa di presentazione del nuovo Dpcm 26.04.2020, il Presidente del Consiglio Conte ha annunciato l’introduzione di un tetto massimo al prezzo di vendita delle mascherine chirurgiche (quelle c.d. “usa e getta”): 0,50€ cad. Una misura importante, confermata anche dal Commissario della Protezione Civile Arcuri con Ordinanza 11/2020, soprattutto considerando il lungo periodo durante il quale le mascherine diventeranno compagne di vita.
Per agevolare i cittadini, economicamente e logisticamente, si sta anche lavorando all’azzeramento dell’Iva su questi dispositivi di protezione individuale.
Obbligo di mascherine chirurgiche per tutti, ad eccezione di bambini sotto i 7 anni, disabili e relativi accompagnatori
Il nuovo Decreto, in vigore dal 4 al 17 maggio 2020, non lascia spazio a fraintendimenti, almeno in questo campo: tutti i cittadini dovranno indossare le mascherine nei “luoghi confinati aperti al pubblico, inclusi i mezzi di trasporto e comunque in tutte le occasioni in cui non sia possibile garantire cumulativamente il mantenimento del distanziamento fisico“.
L’obbligo sarà in vigore per tutti i cittadini, ad eccezione dei bambini sotto i 7 anni, dei disabili e dei soggetti che interagiscono questi ultimi.
Via anche alle mascherine self made
La popolazione potrà, quindi, utilizzare 3 differenti tipi di mascherine:
- monouso;
- lavabili anche auto-prodotte, che creino un’adeguata barriera e coprano dal mento sino alla parte superiore delle nari;
- di comunità.
Un secco no al business delle mascherine: prezzi calmierati, azzeramento Iva e favorire la produzione nazionale
Quello delle mascherine, rischiava di diventare un business, più che un servizio ai cittadini. Questa la motivazione che ha mosso il Governo verso la decisione di calmierare i prezzi di vendita, discutere dell’azzeramento Iva e favorire la produzione nazionale.
“Non vogliamo che ci siano distorsioni e speculazioni di mercato su questo fronte. Avremo un prezzo giusto ed equo per remunerare le imprese che lavorano in questo settore e i loro costi di produzione, e anche un piccolo margine di guadagno, ma non consentiremo altro“, ha dichiarato Conte nell’ormai nota conferenza stampa.