Cura Italia e decreto Liquidità, spese di sanificazione e acquisto di dispositivi di protezione individuale o del luogo di lavoro: credito d’imposta sino a 20 mila euro
Sanificazione luoghi di lavoro e credito d’imposta. Alcuni settori stanno finalmente riaprendo, dopo lo stop di marzo all’Italia produttiva, e i datori di lavoro ora sono tenuti a tutelare la sicurezza dei lavoratori e rendere salubri gli spazi. Per questo motivo, il Decreto Cura Italia e il Decreto Liquidità introducono il credito di imposta per le spese sostenute per la sanificazione dei luoghi di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione individuale, fino al raggiungimento del totale stanziato di 50 milioni di euro.
Il credito d’imposta previsto è pari al 50% delle spese sostenute, fino ad un massimo di 20 mila euro per beneficiario.
Agenzia delle Entrate: per l’acquisto di quali dispositivi si può beneficiare del credito d’imposta?
La circolare n.9 del 13.04.2020 dell’Agenzia delle Entrate chiarisce per quali dispositivi sia prevista la suddetta agevolazione fiscale:
- mascherine chirurgiche;
- Ffp2 e Ffp3;
- guanti;
- visiere di protezione;
- occhiali protettivi;
- tute di protezione;
- calzari;
- detergenti mani e disinfettanti.
È incluso, inoltre, l’acquisto e l’installazione di dispositivi per la protezione dei lavoratori da agenti biologici o per il mantenimento della distanza di sicurezza.
Chi può beneficiare del credito d’imposta?
Possono richiedere il credito d’imposta per la sanificazione dei luoghi di lavoro e l’acquisto di dispositivi di protezione tutte le attività d’impresa e tutte le attività professionali o artistiche, senza alcune limitazione di settore o ambito di operatività .