Cura Italia e Terzo Settore: tutte le agevolazioni e sospensioni di mutui, leasing, fidi e prestiti.
Cura Italia e Terzo Settore: tutte le agevolazioni e sospensioni. Il Decreto Cura Italia, emanato per sostenere l’economia nel periodo emergenziale, prevede una serie di misure a favore di imprese e cittadini, tra cui, forse incluso anche il Terzo Settore, attanagliato, come sempre, dall’incertezza normativa.
Ormai abituato al “non sapere” e all’interpretare, si ricordi la famigerata Riforma del Terzo Settore del 2017 non ancora operativa, il Terzo Settore, anche in questo clima piegato dall’epidemia da Coronavirus, deve fare i conti con un Decreto che parla di Pmi, non nominando esplicitamente il mondo Non profit. Ma gli enti del Terzo Settore sono equiparabili a Piccole Medie Imprese?
Quali i soggetti beneficiari
Il decreto Cura Italia, Dpcm 17.03.2020, dispone che possano beneficiare delle misure economiche tutte le “micro, piccole e medie imprese come definite, dalla Raccomandazione della Commissione Europea n.2003/361/CE del 6 maggio 2003“.
La raccomandazione UE definisce, quindi, Pmi “ogni entità, a prescindere dalla forma giuridica rivestita, che eserciti un’attività economica, anche in forma associativa”. Non essendo esplicitato lo scopo di lucro, ne risulta che il Dpcm Cura Italia possa essere destinato anche al mondo Non Profit in possesso di partita Iva, requisito fondamentale per poter definire un’attività “impresa”.
Associazioni sportive dilettantistiche e imprese sociali, invece, sono esplicitamente citate e incluse tra i beneficiari delle agevolazioni.
Elenco agevolazioni e sospensioni per il Terzo Settore previsti nel Dpcm Cura Italia
Tra i provvedimenti di agevolazione alle Pmi e al Terzo Settore, si possono ricordare:
- Stanziamento di 50 milioni per l’acquisto di dispositivi ed altri strumenti di protezione individuale allo scopo di sostenere la continuità, in sicurezza, dei processi produttivi delle imprese;
- Credito di imposta nella misura del 50% delle spese sostenute per la sanificazione degli ambienti e degli strumenti di lavoro, nel limite di 20.000 euro;
- Misure a sostegno della liquidità delle imprese, come la sospensione delle rate dei mutui o dei canoni di leasing fino al 30.09.2020;
- Divieto delle banche di richiedere il rientro/revoca dei fidi e prestiti accordati fino al 30 settembre 2020;
- Proroga alle medesime condizioni, fino al 30 settembre 2020, dei prestiti non rateali con scadenza anteriore al 30.09.2020.