Cassa Integrazione Covid – 19 nazionale: anticipo entro Pasqua dalle Banche

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Firmato l’accordo tra Governo, sindacati e ABI per anticipo senza costi Cassa Integrazione e ammortizzatori sociali da parte delle banche ai lavoratori

Cassa Integrazione Covid – 19 nazionale anticipo entro Pasqua. Firmato l’accordo tra Governo, banche e sindacati per anticipare ai lavoratori, direttamente sul conto corrente e senza costi aggiuntivi, gli ammortizzatori sociali previsti con il Decreto Cura Italia.

L’accordo è stato redatto in videoconferenza tra il Ministro del lavoro e delle politiche sociali, Nunzia Catalfo, CGIL, CISL, UIL e ABI. Vengono stabiliti i criteri per l’erogazione dell’anticipo da parte delle banche italiane, con particolare attenzione all’inserimento nel testo del “protocollo dell’esclusione di costi a carico dei lavoratori per l’ottenimento delle anticipazioni“, ha dichiarata il segretario generale Cisl, Annamaria Furlan.

Nella conseguente Nota ABI emanata alle banche associate, si legge un chiaro invito, nell’applicare la Convenzione, “ad evitare costi per i lavoratori che beneficeranno dell’anticipazione in coerenza con le finalità e la valenza sociale dell’iniziativa“.

Il Ministro dello sviluppo economico Patuanelli si dice positivo e anticipa che “i primi assegni potranno partire anche prima delle festività pasquali“.

Cassa Integrazione Covid – 19 nazionale: anticipo entro Pasqua: quali ammortizzatori sociali verranno anticipati e modalità di determinazione dell’importo

Gli ammortizzatori sociali oggetto dell’accordo, sono quelli previsti dal Dpcm 17.03.2020:

  • assegni ordinari del Fondo di integrazione salariale;
  • Cassa Integrazione Ordinaria Covid 19 nazionale;
  • Cassa in deroga, senza limitazioni nel numero di dipendenti.

Le pratiche di anticipo verranno gestite per via telematica. I lavoratori interessati possono contattare telefonicamente la propria banca di riferimento. L’importo potrà arrivare sino a 1400 euro per i  lavoratori a zero ore con 9 settimane di sospensione a carico. L’assegno verrà riproporzionato per periodi inferiori alle 9 settimane di stop o per contratti part-time.

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