Wall Street in profondo rosso causa Coronavirus. La borsa USA perde il -13%: sessione peggiore dal Black Monday 1987
La giornata di ieri si è conclusa con una chiusura delle borse europee attorno al -6%, come ormai triste prassi. La novità di ieri è stato, invece, il tracollo di Wall Street a causa dell’epidemia da Coronavirus, che ha sfiorato il -13%, segnando il record negativo dal Black Monday del 1987, quando la borsa USA sprofondò a -22,6%.
La perdita registrata dal Dow Jones è stata, per precisione, del 12,94%, pari a 2.997 punti. Anche il Nasdaq si è conquistato un record assoluto, chiudendo a 6.904 punti, con una calo del 12,32%. S&P 500 ha invece perso l’11,57%.
Una giornata negativa per la borsa USA, che non è stata scongiurata né dal taglio dei tassi da parte della Federal Reserve, né dalla volontà del G7 di agire in modo coordinato per salvare l’economia. Wall Street affonda a causa del Coronavirus.
Trump: “Economia USA a rischio recessione“
Il panico degli investitori dilaga e, forse, la dichiarazione di Donald Trump su una possibile recessione dell’economia statunitense nel secondo trimestre 2020 e l’annuncio che l’epidemia da Coronavirus potrebbe durare sino all’arrivo dell’estate, anziché responsabilizzare i cittadini, sembrerebbe aver sortito l’effetto opposto, incrementando le vendite.
Stanziati 400 miliardi per salvare l’economia USA. Wall Street affonda a causa del Coronavirus.
Larry Kudlow, consigliere economico della Casa Bianca, ha annunciato che sono già stati stanziati 400 miliardi di dollari per far fronte ai danni prodotti dall’emergenza epidemiologica sull’economia. La somma potrebbe diventare di 800 miliardi, all’approvazione del taglio delle tasse sui salari.
Il mercato obbligazionario come via di fuga
Così, mentre il mercato azionario vive il suo più grande periodo di crisi, il mercato obbligazionario risorge, per esempio il Treasuries è salito a quota 0,946% in una sola settimana.